Metro Catania, iniziati i lavori Stesicoro-Palestro: occhio alla crisi della C.M.C.

Metro Catania, iniziati i lavori Stesicoro-Palestro: occhio alla crisi della C.M.C.

CATANIA – È del 28 novembre scorso la notizia dell’inizio dei lavori su un nuovo tratto della metropolitana di Catania. Sono stati scavati, infatti, i primi metri dell’attesissima tratta Stesicoro-Palestro che, nel giro di qualche anno, dovrebbe poi estendersi fino a raggiungere l’aeroporto. Un momento cruciale del lunghissimo e tormentato cammino della metropolitana etnea, diventata ormai indispensabile in una città malata di traffico dove si trascorrono ore in auto o a girare in tondo per trovare un parcheggio.

Finalmente, anche nella parte sud della città sorgeranno le fermate della metro. A un passo da quelle periferie che oggi sperano di essere rivalutate, a breve distanza da piazza Risorgimento e dal popolare quartiere di san Leone. Dall’interno del cantiere si vede infatti il viadotto dell’asse attrezzato di via Palermo sovrastare il pozzo profondo 25 metri, dove gli operai sono già a lavoro per scavare i 2 chilometri del tunnel necessari a collegare piazza Stesicoro con piazza Palestro, attraverso le future fermate “Plebiscito” e “San Domenico”.

Questi primi lavori dovrebbero concludersi entro la prima fase del 2020 (esclusi binari e impianti tecnologici). In cantiere c’è, inoltre, l’importante progetto di realizzazione di un collegamento con l’aeroporto che possa unire la periferia sud, Librino e il Villaggio Sant’Agata tra tutte, con le zone più centrali della città. L’utilizzo della Tunnel Boring Machine, già autrice del tratto Nesima-Monte Po, permetterà inoltre di realizzare la nuova galleria in tempi molto brevi e, soprattutto, senza mettere a rischio il centro storico cittadino e la sua stabilità. Il collegamento con l’aeroporto dovrebbe essere effettivo nel 2024.

Gli occhi restano, però, anche puntati sulla C.M.C. Ravenna che nei giorni scorsi si è ritrovata a un passo dal fallimento. La Cooperativa Muratori & Cementisti ha, infatti, in appalto sia i lavori del nuovo tratto della metropolitana etnea, sia quelli che riguardano la Statale 640 (Caltanissetta-Agrigento) e la Agrigento-Palermo. La crisi finanziaria della ditta potrebbe significare un brusco stop ai lavori della metro del capoluogo etneo e delle due strade statali siciliane, che rimarrebbero incomplete fino a una eventuale cessione dell’appalto. La stessa C.M.C. aveva chiesto nei giorni scorsi un concordato preventivo, un tentativo cioè di evitare il fallimento usato quando ci si trova in uno stato di crisi o di insolvenza per tentare il risanamento, attraverso la continuazione dell’attività o, eventualmente, attraverso la cessione della stessa a un soggetto terzo.

Nel pomeriggio del 6 dicembre si è tenuto anche un incontro a Bologna in cui si è deciso di istituire un tavolo permanente di confronto e monitoraggio della C.M.C. Inoltre, anche al vicepremier Luigi Di Maio è stata chiesta una collaborazione per individuare gli strumenti legislativi utili ad assicurare la prosecuzione dell’attività lavorativa e a garantire l’occupazione dei dipendenti.

Immagine di repertorio