Mattia De Paoli aveva 19 anni. Si era diplomato quest’estate all’Istituto Agrario Sant’Apollinare di Concadirame, una frazione del comune di Rovigo, poco prima di fare la terribile scoperta della malattia che lo aveva colpito. Un male incurabile che lo ha portato via nel fiore della sua gioventù, piegando in poco tempo la sua tenace voglia di restare aggrappato alla vita.
Una sera, dopo una pizza in allegria con gli amici, si è infatti sentito male. Non sembrava nulla di grave, ma si era deciso comunque di effettuare dei controlli con esami del sangue e una successiva ecografia all’ospedale di Rovigo. A metà agosto, il 19enne aveva già accusato i primi disturbi.
Purtroppo, gli accertamenti avevano rilevato qualcosa che non andava. Per questo, alla famiglia era stato consigliato di rivolgersi a una struttura di Padova. Lì il ragazzo era stato sottoposto a cure specifiche nel tentativo di riportarlo alla normalità.
Dopo mesi di terapie, la decisione di tornare a casa fino a quando i medici avevano constatato che, purtroppo, per lui non c’era ormai più nulla da fare.
Un male fulminante che in soli tre mesi e mezzo si è portato via Mattia. Il 19enne lascia papà Massimo, mamma Tania e un fratellino di sette anni. I funerali si svolgeranno mercoledì 5 dicembre, alle 15, nella chiesa di Concadirame.
