Cina, editing genetico e primi superumani

Cina, editing genetico e primi superumani

Nell’aprile 2015 due ricercatori cinesi annunciarono di avere modificato geneticamente un embrione umano. La notizia fece scalpore, destabilizzò la comunità scientifica e generò un’ondata di appelli per vietare che i neonati venissero utilizzati in questo genere di esperimenti. Tuttavia, è di qualche settimana fa l’annuncio, dato tramite un video su YouTube, secondo cui, proprio in Cina, sarebbero i nati primi umani geneticamente modificati, “Lulu” e “Nana”, nomi ovviamente di fantasia per tutelare la privacy dei bebè.

Nel video parla il biologo He Jiankui della Southern University of Science and Technology di Shenzhen. He, originario degli Stati Uniti (dove tali esperimenti sono vietati), avrebbe condotto in assoluta segretezza un programma di “eugenetica” per immunizzare i nuovi nascituri contro il colera e i virus di vaiolo e HIV. Il DNA dei piccoli, secondo quanto affermato nel video, unica fonte di notizie al momento, sarebbe stato privato del gene CCR5 e sostituito con una variante più resistente (condizione che già si verifica in natura per 100 milioni di persone), grazie alla tecnica della “chirurgia genetica”, nota come Crispr/Cas9, finora adottata nel settore agricolo.

Leggendo Forbes, si viene a sapere che l’Associated Press ha provato a contattare il ricercatore, ma senza successo e non sono stati ancora pubblicati studi ufficiali sull’esperimento da parte di riviste di settore. Se comunque la notizia dovesse risultare vera, oltre al fatto che la Cina verrebbe considerata una super potenza scientifica, si dovranno valutare le ripercussioni sul piano etico.

Per milioni di anni – ha scritto He in un testo accademico – la vita ha seguito i progressi indicati dalle teorie di Darwin; ma da più di due secoli l’industrializzazione ha scombinato le carte e modificato l’ambiente, costringendo l’Uomo a creare strumenti sbalorditivi per controllare la propria evoluzione. Nelle parole del ricercatore si coglie un desiderio di progresso. Ciò nonostante, Lulu e Nana, da considerare i primi “superumani” della Storia, dovranno essere sottoposti a esami periodici per capire, quantomeno, se una tale tecnica di “editing genetico” possa portare a controindicazioni sul lungo periodo.