Reato elettorale, la Procura chiede un anno e due mesi per Raffaele e Toti Lombardo

Reato elettorale, la Procura chiede un anno e due mesi per Raffaele e Toti Lombardo

CATANIA – Nuovi sviluppi riguardo alla vicenda giudiziaria che vede coinvolti l’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, il figlio Toti e altre tre persone per reato elettorale.

Il procuratore giudiziario Angelo Busacca, dopo l’udienza di oggi alla prima Corte d’Appello di Catania stabilita dopo il ricorso della Procura contro la sentenza di assoluzione data la non sussistenza del fatto, ha chiesto un anno e due mesi di condanna per i Lombardo e otto mesi per gli altri tre indagati, Angelo Marino, Giuseppe Giuffrida ed Ernesto Privitera.

La prossima udienza è prevista per il 27 marzo 2019 e vedrà probabilmente il pronunciamento della difesa. L’accusa mossa a padre e figlio è quella di aver promesso posti di lavoro in cambio di favori elettorali per Toti, eletto con 9.633 voti.

Le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia diedero il via alle indagini. A Privitera sarebbe stato promesso da Toti telefonicamente e da Raffaele di persona un posto di lavoro in un’impresa privata per la raccolta di rifiuti in cambio di voti. Oltre a lui ciò sarebbe stato promesso anche a Marino, in favore proprio di quest’ultimo e di Giuffrida, che è stato poi assunto.

Immagine di repertorio