La Sicilia e la Grande Guerra: in memoria dei caduti

La Sicilia e la Grande Guerra: in memoria dei caduti

CATANIA – Nella giornata di lunedì 19, si è svolto un convegno nella caserma “Sant’Angelo Fulci” di Catania. All’incontro, organizzato dal comando militare Esercito Sicilia, hanno preso parte il Dipartimento di Scienze politiche e sociali di Catania, la società italiana di storia militare e infine l’Associazione storica cime e trincee.

Il convegno diretto dal colonnello, Leonardo Privitera, è stato animato dagli interventi dei quattro ospiti che hanno partecipato vivacemente; Giancarlo Poidomani, professore di storia contemporanea, che ha curato la parte de “Il lutto e la memoria”, il professore Antonio Baglio dell’Università di Messina, relatore di “Una frontiera senza trincee”, Vincenzo Grienti, giornalista e saggista; infine, Fabrizio Corso, che ha trattato “Dagli archivi alla storia”.

Hanno ricordato e portato in alto il nome della Sicilia, cercando di colmare una grave lacuna storiografica riguardante il sud, e la Sicilia in particolare, nella Grande Guerra. Dalla regione sicula vennero inviate centinaia di squadriglie che si resero protagoniste nei campi di battaglia.

Secondo i dati, i caduti siciliani furono molti. A cominciare da Palermo, con 8.847 vittime, per proseguire con Siracusa, con 8.830. A seguire tutte le altre.

Ad assistere vi erano numerosi studenti universitari, che una volta terminati i dibattiti, hanno esposto le loro domande e curiosità. L’iniziativa, presa dalla caserma militare delle forze armate, è sicuramente considerata un gesto memorabile per celebrare una data importante per la storia del nostro paese.

Ricordando con onore i nostri antenati e tutti i giovanni che furono costretti a sacrificare la propria vita per la patria.