Vittoria, Nicosia: “Macchina del fango”, Moscato (Fdi): “Querelami!”

Vittoria, Nicosia: “Macchina del fango”, Moscato (Fdi): “Querelami!”

VITTORIA – Pur essendo dicembre fa caldissimo a Vittoria: la temperatura dello scontro è ai massimi storici. Dopo aver scoperchiato lo scandalo Dezio e aver fatto luce su alcuni conflitti d’interesse le denunce del consigliere Giovanni Moscato proseguono incessanti.

Tanto che direttamente il primo cittadino è intervenuto nel dibattito difendendo la sua amministrazione e i suoi uomini: “Voglio manifestare la mia solidarietà agli assessori Cavallo, Caruano, Dezio e all’esperto Cannizzo, finiti nella macchina del fango attivata dalla strana cumacca politica formata da destra e finta sinistra. Ritengo tardivi gli attacchi provenienti dalla destra, che dopo anni di letargo si risveglia all’’mprovviso per motivi elettorali, e dalla finta sinistra (oggi populismo paesano) di Aiello”.

“Quest’ultimo – prosegue il sindaco – finisce per ingiuriare amministratori come Caruano o Dezio per presunte situazioni di incompatibilità amministrativa sulle quali quando era sindaco lucrava vantaggi di tipo elettorale. È noto che la cooperativa Area esiste da decenni, e sono noti i suoi componenti: semmai, la differenza rispetto al passato è che con i nuovi Piani di zona noi abbiamo fatto le gare”.

Quindi secondo Nicosia le gare finite nell’occhio del ciclone sarebbero “pubbliche e trasparenti” e in più “è ridicolo che Aiello attacchi Dezio e Cavallo, che in altre occasioni ha pubblicamente blandito per catturarne il consenso elettorale e dai quali attingeva a piene mani in passato, quando erano già tecnici”.

Pronta la risposta del consigliere Giovanni Moscato che ha sottolineato “il coraggio della denuncia politica che nulla ha a che vedere con la bassa allusione del sindaco di Vittoria alla strana cumacca politica”.

“Ho il dovere di denunciare – attacca Moscato – un sistema che sta affossando la città oppure il Sindaco pretende che io faccia l’omertoso? Mi dispiace per lui, ma io odio l’omertà, faccio il mio dovere mettendoci la faccia perché non ho paura né di lui né dei suoi seguaci, io sono un uomo libero, aggiunge il consigliere di Fratelli d’Italia.

“Il primo cittadino mi accusa di aver diffamato. Bene lo invito a querelarmi immediatamente. Non ho paura delle sue parole. Cosa e chi avrei diffamato se ho solo esposto la verità, diversamente, lo invito a provare il contrario” rilancia Moscato.

“Avesse una volta – continua il consigliere – parlato dei conflitti d’interesse e delle violazioni del codice etico. Mai. Così per il caso Dezio, che il sindaco ha definito un atto di normalità politica perché gli incarichi si danno a simpatia. Come dargli torto. In effetti non è stato un caso ma un vergognoso “casotto”! Così è stato per il caso Emaia e così è per il caso riguardante le cooperative sociali. Il sindaco pretende il mio silenzio ma mi dispiace per lui, io non appartengo al suo cerchio magico e quindi non prendo ordini da lui”.

Poi tornando sul caso Dezio: “Perché non ha il coraggio di comunicare alla città, come invece ha fatto ieri il segretario comunale in commissione Trasparenza, che le forze dell’ordine si stanno occupando dell’incarico al figlio dell’assessore Dezio? Perché non dice alla città che gli ordini degli ingegneri e degli architetti si sono rivolti all’autorità nazionale anticorruzione?”.

“La formazione “cumacchiana” non mi ha mai visto presente – conclude Moscato – Mai! Io, sono un consigliere comunale di opposizione, che da sempre segue una linea politica, contraria a quella di chi ha governato la città negli ultimi 30 anni, che può di certo non essere condivisa, ma va rispettata! Il sindaco in tutti questi giorni non è mai entrato nel merito delle vicende perché non può farlo per troppo imbarazzo e allora si è limitato ad esprimere solidarietà a tutti. Io invece solidarizzo con tutti i vittoriesi che sono ancora costretti a sopportare il primo cittadino e i suoi ripugnanti silenzi. Rispetti la città e tolga il disturbo”.