CATANIA – “Come mai il Comune non ha mandato nessuno. Lo vogliamo sapere. Qui c’è in gioco il futuro di 42 famiglie che non sanno più come andare avanti”. Dopo il vertice in Prefettura sulla vertenza dei lavoratori della ditta Palma srl terminato dopo circa un’ora con un “nulla di fatto”, alcuni portalettere della società di recapito licenziati lo scorso mese di ottobre si sono recati a Palazzo degli Elefanti.
“Il nostro grido di aiuto ancora una volta è rimasto inascoltato da parte delle istituzioni. Oggi il Comune – ci riferiscono così i lavoratori da piazza Duomo – avrebbe dovuto prendere parte alla riunione in Prefettura. Ma non si è presentato nessuno dell’amministrazione. Vogliamo sapere il motivo?”.
Assente anche Poste Italiane.
Delusi e amareggiati i rappresentanti sindacali di Cgil Cisl e Ugl presenti al vertice di stamattina a Palazzo Minoriti insieme al comitato dei lavoratori. “Un fatto inaccettabile l’assenza delle Istituzioni e di Poste, società, quest’ultima, che ha determinato – denuncia il sindacato – i 42 licenziamenti nel territorio con la chiusura del rinnovo della commessa alla ditta Palma”.
“Purtroppo l’incontro non è andato come ci aspettavamo – riferisce Antonino Gelardi, Slc Cgil – mancava Comune, promotore della riunione di oggi, e Poste”.
E conclude. “La delusione è tanta visto che non abbiamo potuto concretizzare le nostre iniziative a fronte dei 42 licenziamenti. Tutto rinviato dunque. Noi da domani ci attiveremo con azioni di lotta ancora più forti”.
