Quando i “cari defunti” portavano giocattoli ai bambini e il 2 novembre era quasi Natale

Quando i “cari defunti” portavano giocattoli ai bambini e il 2 novembre era quasi Natale

PALERMO – Fino a non molto tempo fa, i bambini aspettavano ansiosamente la mattina del 2 novembre, più comunemente noto come giorno della “Festa dei Morti”. In occasione di quella ricorrenza, infatti, i più piccoli ricevevano dei giocattoli nuovi che, secondo i racconti fantasiosi dei genitori, erano il dono dei defunti per la loro festa.

Per i bambini, il giorno dei morti era quasi un’anticipazione del Natale e un’occasione per avere nuovi giocattoli. La tradizione di regalare doni ai più piccoli era così diffusa e sentita, in particolar modo dai siciliani, che anche i genitori che si trovavano in una situazione di difficoltà economica lavoravano duramente per diverse settimane al fine di mettere insieme la somma di denaro necessaria a soddisfare i desideri dei loro bambini.

A chi non conosce le tradizioni e le leggende legate alla Festa dei Morti sembra quasi “assurdo” che si regalino giocattoli in una giornata che dovrebbe essere dedicata alla memoria dei cari defunti. E, per certi versi, oggigiorno alle volte questa usanza risulta strana anche agli occhi degli stessi siciliani: sono pochi, nel 2018, i genitori che regalano ancora balocchi ai bambini il 2 novembre, così come sono pochi i papà, le mamme e i nonni che raccontano ai più piccoli leggende riguardanti la Festa dei Morti.

Nonostante la tradizione di regalare giocattoli nel giorno dedicato alla commemorazione dei defunti sia ormai considerata piuttosto desueta, non manca, da parte di molti siciliani, il tentativo di preservare almeno le leggende e le storie legate ai festeggiamenti popolari del 2 novembre.

Spiegare con esattezza da dove nasca la singolare usanza di regalare giocattoli è piuttosto difficile, anche perché la Festa dei Morti ha origini molto antiche, alcuni dicono perfino precedenti alla nascita del Cristianesimo (anche se la scelta della data fu compiuta dal clero cattolico intorno al X secolo), e combina elementi appartenenti a culture diverse, come quella celtica e quella messicana (qui i giocattoli si offrono tradizionalmente ai defunti, insieme con fiori, cibo, bevande e molto altro).

Anche se non si conosce l’origine di questa tradizione siciliana (che alcuni associano a quella messicana di decorare le tombe con i giocattoli), la leggenda a essa legata è piuttosto nota: nella notte tra l’1 e il 2 novembre i defunti lascerebbero le proprie tombe e si dirigerebbero verso le abitazioni dei propri cari per lasciare dei doni ai bambini che si sono comportati bene e hanno pregato per loro durante l’anno.

Nessun bimbo, però, avrebbe la possibilità di vederli: i morti infatti entrano in casa solo se i piccoli sono già addormentati. Secondo la tradizione, se “beccano” dei bambini troppo curiosi, i defunti “burloni” mettono loro la cenere negli occhi o grattugiano i loro piedi.

Questa leggenda fa parte dei ricordi d’infanzia di molti siciliani e ha contribuito a rendere il 2 novembre un giorno di “festa” piuttosto che un’occasione triste.

Oggi, però, la magia associata alla Festa dei Morti non esiste quasi più e anche la tradizione di fare regali si sta perdendo. Non è difficile immaginare il perché: se negli anni Cinquanta e Sessanta (così come nei periodi precedenti), ricevere un regalo e trovare la tavola imbandita di dolci era molto raro, nel 2018 i bambini comprano molti più giocattoli e nella maggior parte delle occasioni non hanno necessità di attendere un giorno specifico per avere quel che desiderano (con le dovute eccezioni, naturalmente). Inoltre, i bambini di oggi sono meno propensi a credere a personaggi immaginari o a miti e leggende, quindi dubitano di chi racconta loro di defunti che lasciano doni: sanno benissimo che sono i genitori e i nonni che fanno i regali e spesso chiedono direttamente ai propri cari di comprare ciò che desiderano piuttosto che attendere il 2 novembre per ottenere il regalo “a sorpresa”.

Nei casi in cui la tradizione è stata mantenuta, inoltre, i cambiamenti socio-economici degli ultimi decenni hanno portato a una sua trasformazione radicale: infatti, se un tempo di solito si regalavano soldatini ai bambini e bambole di pezza alle bambine, oggi i più piccoli preferiscono decisamente ricevere giocattoli più moderni o prodotti tecnologici.

A voler mantenere l’usanza dei doni per la festa dei defunti sembrano essere i proprietari di negozi, che già dall’ultima settimana di ottobre spesso propongono sconti e prezzi speciali per incentivare gli acquisti.

Immagine di repertorio