A Catania è in arrivo una tempesta di errori

A Catania è in arrivo una tempesta di errori

CATANIA –  Una sofisticata stazione di rilevamento dati meteorologici installata, a quanto pare, nel posto sbagliato. A Catania accade anche questo. Una scoperta che ha del grottesco quella fatta pochi giorni fa, da alcuni esperti di eventi climatici, in via Lago di Nicito. Su una facciata della Facoltà di Scienze, a pochi passi dalla centralissima piazza Santa Maria di Gesù, da circa due anni campeggia una stazione di rilevamento dati: un luogo, secondo gli esperti di meteo, non del tutto appropriato

stazione meteo
 
Lo strumento, che permette di immagazzinare informazioni preziose sull’andamento climatico attraverso il monitoraggio delle condizioni fisiche dell’atmosfera in un dato luogo e per un tempo indefinito, é costituita oltre che dal termometro (per misurare la temperatura), dal barometro (per misurare la pressione dell’aria), dall’igometro (per misurare l’umidità dell’atmosfera) anche dall’anemometro e dal pluviometro, necessari rispettivamente per misurare la direzione del vento e la quantità di pioggia caduta.

Ma, dal momento che la stazione sarebbe stata installata senza rispettare i parametri indicati dall’OMM, Organizzazione Metereologica Mondiale, i dati registrati, secondo gli esperti di meteorologia, risulteranno non attendibili, per intenderci la stazione segnalerebbe previsioni climatiche sballate, così come ci spiega Emilio Lo Savio di MeteoSicilia.it
 
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Secondo l’OMM la stazione di rilevamento dati meteorologici per funzionare correttamente deve rispettare alcune regole di posizionamento. I sensori di temperatura e umidità, ad esempio, devono trovarsi all’interno di un apposito schermo solare passivo o ventilato e rialzato ad un’altezza di ~ 180-200 cm da terra; in assenza di schermo solare il termometro rileverebbe non la temperatura reale dell’aria, ma quella del termometro stesso riscaldato dalla radiazione solare incidente per assorbimento diretto.

Inoltre, la stazione dev’essere installata su tappeto erboso naturale tagliato di frequente o su un tappeto sintetico di colore verde. I sensori del vento, infine, devono essere posti ad un’altezza di 10 m e ad una distanza pari a 10 volte l’altezza dell’ostacolo più alto (per evitare turbolenze). Insomma, l’Università di Catania che ha provveduto all’acquisto e all’installazione della stazione di rilevamento dati, potrebbe rivedere la scelta del luogo se vuole davvero contribuire in maniera esaustiva ed efficiente alla diffusione di dati climatici corretti. Tra l’altro è stato notato che proprio nella via Lago di Nicito sono presenti alcuni terrazzini scoperti che darebbero sicuramente garanzie maggiori sull’affidabilità dei dati.

Sara Rossi