Policlinico di Catania: il 18 novembre apre il pronto soccorso. Ospedale San Marco consegnato alla città a fine marzo 2019

Policlinico di Catania: il 18 novembre apre il pronto soccorso. Ospedale San Marco consegnato alla città a fine marzo 2019

CATANIA – Il prossimo 18 novembre il pronto soccorso del Policlinico in via Santa Sofia aprirà i battenti, mentre la prossima settimana sarà posta la prima pietra della “Torre delle Emergenze” dell’ospedale Garibaldidi Nesima e il 31 marzo del 2019 saranno completati i lavori dell’ospedale San Marco di Librino.

Ad annunciare le tre tappe del percorso sanitario etneo è stato stamattina l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel corso del convegno dal titolo “Ricerca sanitaria, prevenzione nel territorio e attualità nel trattamento di malattie infettive, metaboliche e neoplastiche” che si è tenuto nella sala conferenze del Centro di Alte Specialità e Trapianti del Policlinico Vittorio Emanuele. Un convegno a cui, per motivi personali, non ha potuto partecipare il ministro alla Salute, Giulia Grillo.

Il pronto soccorso del policlinico sarà uno dei centri dell’emergenza più all’avanguardia del Sud Italia – ha precisato l’assessore Razza -. Un lavoro enorme, una grande sfida per la città e per tutto il sistema sanitario regionale che diventa così più moderno con maggiori servizi per gli utenti. Si avvia così una “road map” che prevede iniziative di informazione alla città e di preparazione del personale sanitario che sta tuttora operando al Vittorio Emanuele. Contestualmente, infatti, chiuderà, dopo oltre un secolo, il pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele” di via Plebiscito a Catania.

L’assessore regionale ha anche annunciato “l’apertura dell’ospedale di Ragusa in ottobre e il potenziamento nel prossimo mese del cantiere dell’ospedale San Marco di Librino perché entro il 31 marzo prossimo dovrà essere consegnato alla città per non pagare una penale di 100 milioni di euro, mentre la prossima settimana sarà posta la prima pietra della ‘Torre delle Emergenze’ dell’ospedale Garibaldi’ di Nesima“.

Entro il mese di settembre in Gazzetta ufficiale sarà pubblicato il concorso straordinario per i medici di pronto soccorso e per le reti dell’infarto, dell’ictus e politrauma e siamo in attesa della restituzione di 600 milioni di euro alla Sicilia da parte del governo nazionale sulla base del nostro ricorso alla Corte costituzionale sul cofinanziamento – ha aggiunto l’assessore -. Per dare servizi efficienti dobbiamo razionalizzare le nostre risorse, ma ci auguriamo che il governo nazionale, che vuole aumentare il deficit al 2,4%, guardi seriamente, non solo al reddito di cittadinanza, ma anche al fondo della non autosufficienza e quindi ai disabili perché sarebbe assurdo che un governo con una manovra da 40 miliardi di euro non si ponga il problema di spendere 400 milioni di euro a beneficio della disabilità visto che la Sicilia ogni anno ne spende altrettanti.

Temi che il rettore Francesco Basile dell’Università di Catania ha rafforzato, evidenziando come il Policlinico stia diventando un centro all’avanguardia “grazie anche ai trasferimenti dei diversi reparti, ultimo Clinica chirurgica dall’ospedale Vittorio Emanuele al Padiglione 8“. Sulla stessa linea anche il direttore generale del “Policlinico-Vittorio Emanuele”, Domenico Bonaccorsi.

Per il presidente della Scuola Facoltà di Medicina dell’Università di Catania, professore Giuseppe Sessa, si tratta “di risultati raggiunti grazie al coinvolgimento costante di tutte le parti interessate da parte del governo regionale nelle scelte da effettuare“.

A seguire il rettore Francesco Basile ha anche sottolineato “la formazione eccellente in campo medico a Catania visti i risultati dei nostri laureati e specialisti in Italia e all’estero e l’importanza dell’apertura di un Campus universitario al Vittorio Emanuele, una volta dismesso, in sinergia tra Università, Comune e Regione”.

Il prof. Basile è anche intervenuto sulla proposta di adottare il modello francese sul “numero chiuso” a Medicina annunciato dal ministro alla Salute, Giulia Grillo, evidenziando che “la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane aumenterà dal prossimo anno del 20% i posti a disposizione per gli aspiranti medici negli atenei italiani, un incremento che potrà essere sostenuto dagli Atenei e anche dall’Università di Catania che ad oggi non potrebbe, invece, accogliere e assicurare una formazione adeguata ai 3mila aspiranti medici che partecipano ai test d’ingresso al primo anno“. Il rettore ha anche sottolineato la “necessità di aumentare il numero degli specializzandi in Medicina a oggi fermo a 6mila su 10mila laureati con conseguente mancanza di posti per gli specializzati“.

Il meeting è proseguito con la relazioni degli esperti: la professoressa Antonella Agodi è intervenuta sul tema “Le sfide nella gestione del rischio infettivo: dalle vaccinazioni al contrasto all’antimicrobico-resistenza”, il professore Bruno Cacopardo sul “Contenimento delle malattie infettive emergenti e riemergenti: la terapia antivirale delle epatiti e la gestione delle patologie delle migrazioni”, il professore Francesco Purrello sul tema “Verso una diagnosi ed una terapia di precisione del diabete”, la professoressa Lucia Frittitta sul tema “Obesità: attualità e prospettive di intervento”, il professore Massimo Libra su “Trasformazione neoplastica e strategie di cura” e il professore Antonio Biondi su “Dalla chirurgia mini-invasiva alla robotica: applicazioni e vantaggi in oncologia”.