Trapani, indignato il sindaco Vito Damiano per il blocco di Torre di Ligny

TRAPANI – “Il simbolo della nostra città, la Torre di Ligny, rischia il degrado dentro il ponteggio che è servito al suo restauro”.

A denunciarlo è Il sindaco Vito Damiano che dichiara di essere intervenuto su tutti i fronti per liberare la struttura dalla rete di protezione che l’avvolge, per definire gli ultimi piccoli restauri dell’intonaco e per restituire ai trapanesi e ai turisti uno degli edifici storici più belli del capoluogo.

Un’indagine della magistratura sull’impresa che ha eseguito i lavori, però, ha bloccato tutto proprio quando mancavano un paio di giorni al completamento del restauro.

Gli amministratori giudiziari sono stati sollecitati e diffidati più volte dall’amministrazione comunale che non ha avuto alcun riscontro.

Il sindaco vuole essere ancora più preciso e vuole, altresì, illustrare meglio il “percorso” del suo impegno per il completamento del restauro di Torre Ligny, nonché,il suo pensiero che in una nota così sintetizza: “SONO INDIGNATO!”,

Vito Damiano, sindaco di Trapani

Vito Damiano, sindaco di Trapani

Dice il sindaco Damiano:

– a partire dal gennaio 2014, mi sono personalmente interessato presso la competente Sovrintendenza per i Beni culturali di Trapani per l’intervento, con carattere di “somma urgenza”, necessario ad evitare ulteriori danni e al ripristino del monumento di proprietà comunale;

– sono intervenuto immediatamente e personalmente presso l’Assessorato regionale ottenendo la disponibilità di un finanziamento fino a 100.000 euro per “somma urgenza”;

– ho subito interloquito con la Soprintendenza BB.CC.AA. perché la stessa presentasse (così come previsto dalla Regione) un progetto adeguato alle somme disponibili per richiedere il finanziamento;

– a fronte di ulteriori, reiterate sollecitazioni da parte del Comune, il progetto/istanza è stato presentato (anche se per un importo intorno ai 30.000 euro), il finanziamento – così come richiesto – approvato, i lavori appaltati durante la scorsa estate;

– a due giorni dal termine dei lavori (si trattava di completare l’intonaco), l’impresa aggiudicataria viene messa sotto indagine e i lavori bloccati;

– gli amministratori giudiziari, a fine estate, valutano che il ponteggio collocato intorno alla Torre non sia a norma e che, quindi, per terminare i lavori sia necessario “mettere in regola” la struttura.

Ed eccoci a oggi: nonostante i ripetuti solleciti e diffide agli amministratori giudiziari da parte del comune, ancora nulla è stato messo in atto per completare la messa in sicurezza (e, ripeto, per 2 giorni di lavoro che, presumibilmente, dovranno essere di più, dato il tempo trascorso) e la Torre di Ligny, simbolo della Città tra due Mari, continua ad essere coperta agli occhi dei visitatori e – ancor peggio, ritengo – dei trapanesi.

E conclude:

“MA DI CIÒ, DI QUESTA VERGOGNA, NESSUNO HA PARLATO! “