Tartarughe Caretta Caretta, sono siciliane le spiagge predilette per la nidificazione: ecco dove sono nati i nuovi esemplari

Tartarughe Caretta Caretta, sono siciliane le spiagge predilette per la nidificazione: ecco dove sono nati i nuovi esemplari

PALERMO – La tartaruga marina appartenente alla specie Caretta caretta è la più diffusa nei nostri mari ed è l’unica che ancora depone le uova sulle spiagge siciliane e italiane. Solitamente queste tartarughe depongono le uova – che variano per numero da 80 a 120 e sono piccole come palline da ping pong – in primavera inoltrata e nei mesi più caldi dell’estate, da maggio ad agosto, e sempre a notte fonda. A operazione ultimata, la tartaruga ricopre la buca in cui ha deposto le sue preziose uova e torna in mare. La schiusa avviene dopo 2 mesi e i piccoli, che misurano circa 5 centimetri di lunghezza al momento dell’uscita dal nido, dopo aver scavato fino alla superficie si avviano verso il mare. Il sesso dei nascituri è determinato dalla temperatura a cui sono state incubate le uova.

In Italia le nidificazioni di tartarughe marine appartenenti alla specie Caretta caretta sono un evento raro e ancora più rari sono i siti regolari di nidificazione. Per la Sicilia, singole deposizioni occasionali vengono segnalate da anni lungo la costa meridionale dell’isola. Nell’estate 2005, per esempio, un tratto di spiaggia di circa un chilometro in località Giallonardo, nel comune di Realmonte (Agrigento), è stato interessato da quattro eventi di risalita notturna, di cui due con ovodeposizione. Tali eventi, verificatisi quasi contemporaneamente, non accadevano sulle coste siciliane da almeno 25 anni.

Lo scorso mese, nei giorni successivi a Ferragosto, due schiuse hanno interessato le spiagge di Priolo Gargallo, nel Siracusano, dove grazie alla segnalazione dei cittadini che si erano accorti del nido, la zona è stata recintata per permettere il viaggio dei piccoli esemplari verso il mare, e la spiaggia di San Marco, a Caltabiano (Catania), dove tra il 10 e l’11 agosto sono nate due tartarughe ribattezzata non a caso Lorenzo e Lorenza, scoperte da una bagnante che aveva notato strani movimenti sotto la sabbia. Pochi giorni dopo il lieto evento è toccato anche alla spiaggia di Santa Maria del Focallo, a Ispica (Ragusa), dove sono nate ben 66 tartarughe. A fine agosto è arrivata l’inaspettata sorpresa anche per i bagnanti di una spiaggia di Erice, nel Trapanese: alcuni ospiti del “Baia dei Mulini” hanno infatti assistito all’uscita dal nido di 10 tartarughine che hanno raggiunto il mare in maniera autonoma, assistite dalle guardie WWF del nucleo di Trapani allertate per l’occasione. Protagonista della nascita di 64 esemplari, lo scorso 22 agosto, anche la spiaggia di Vaccarizzo (Catania), dove nonostante le avverse condizioni meteo di quel giorno, le tartarughe appena nate sono riuscite comunque a raggiungere l’acqua del mare.

La Caretta caretta predilige quindi le acque della Sicilia. Famosi per le deposizioni di uova sono anche l’arcipelago di Lampedusa e l’isola di Linosa, e in particolare la spiaggia dei Conigli e quella di Pozzolana di Ponente.

Ma nonostante questa “preferenza”, la nostra accoglienza non è delle migliori: le tartarughe marine, infatti, spesso ingeriscono gli ami dei pescatori o restano soffocate da sacchetti di plastica che inquinano il mare e che ne eliminano parecchi esemplari ogni anno. Per la loro salvaguardia, quindi, sono state create varie associazioni che non solo le hanno salvate nel tempo e continuano a farlo tutt’ora, ma sono riuscite anche a farne nascere di nuove, addirittura si parla di centinaia di esemplari, salvando quindi la specie dal rischio di estinzione cui è da sempre sottoposta.