Ahmed, 16enne aggredito a calci e pugni al grido di “Torna al tuo Paese”: ha avuto paura, ma è deciso a rimanere in Sicilia

Ahmed, 16enne aggredito a calci e pugni al grido di “Torna al tuo Paese”: ha avuto paura, ma è deciso a rimanere in Sicilia

RAFFADALI – Non ha paura e vuole lottare per i suoi diritti, Ahmed, il 16enne di origine tunisina aggredito in provincia di Agrigento ieri pomeriggio. All’aggressione razzista al grido di “Torna a casa tua”, il giovane risponde con coraggio.

Agli organi di stampa che lo hanno contattato, il 16enne ha raccontato la sua storia: viene dalla Tunisia e si trova in Sicilia da circa un anno per studiare e lavorare. Sicuramente la lingua rappresenta il suo problema principale, ma, nonostante le difficoltà e il recente episodio di violenza ai suoi danni, il ragazzo sembra deciso a rimanere a Raffadali e a coltivare i suoi progetti in Sicilia.

Ahmed al momento è  ospite della comunità “La mano di Francesco”, che avrebbe a carico 9 minori e un neomaggiorenne (che sta per essere trasferito in una struttura per adulti) e starebbe per iniziare la scuola.

Ieri il 16enne ha avuto molta paura quando un uomo lo ha aggredito con calci e pugni, che gli hanno provocato diverse contusioni e ferite, ma la sua forza di fronte alle avversità potrebbe essere da esempio per tutte le vittime di aggressione e violenza a sfondo razzista.

Immagine di repertorio