“Sta uscendo la testa!”, eroe nella vita e nel lavoro: poliziotto fa nascere la figlia in casa

“Sta uscendo la testa!”, eroe nella vita e nel lavoro: poliziotto fa nascere la figlia in casa

CATANIA – Un salto indietro nel tempo, un ritorno al passato, un’emozione che, nel 2018, è quasi impossibile da poter vivere. Una storia di amore, affetto e che racchiude al meglio il concetto di famiglia.

Protagonista un poliziotto dell’UPGSP (Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico), che, da uomo delle forze dell’ordine, si è trasformato in medico. Nella notte di ieri, infatti, è stato lui a far nascere sua figlia Ludovica, seppur non abbia mai studiato nulla di medicina.

Erano le ore 1,30 dello scorso 20 agosto quando sua moglie lo chiamò mentre dormiva: “Accompagnami in ospedale perché sto per partorire”. L’agente, quindi, è sobbalzato dal letto e ha chiamato subito i suoceri per chiedergli una mano e tenere l’altro figlio, che in quel momento era a letto.

In attesa del loro arrivo, però, i tempi sono diventati sempre più stretti e la donna era ormai in procinto di dare alla luce la bambina. Ragion per cui i coniugi hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza, rapida a intervenire, ma non abbastanza poiché da Giarre doveva arrivare a Catania.

“Sta uscendo la testa!”, questo l’urlo della moglie. Così, il poliziotto si è rimboccato la maniche, si è lavato le mani e ha deciso di provvedere sfruttando ciò che ricordava dopo aver visto il parto del primogenito. Quindi, ha eseguito tutte le manovre necessarie, fino a quando Ludovica è uscita dal grembo. Successivamente l’ha girata, lei piangeva.

Poi, la chiamata la 118 per farsi dare istruzioni per il cordone ombelicale: ha preso un laccio e lo ha strozzato in attesa dell’arrivo degli infermieri. All’1,50, la figlia era nata con grande emozione e con grande prova di forza, coraggio e sangue freddo.

Qualità che gli appartengono nella vita privata e anche in quella lavorativa. L’agente, infatti, si è distinto particolarmente, insieme al personale dei vigili del fuoco, in occasione dell’esplosione e crollo di una palazzina in via Crispi nel 2017. Oltre che per numerosi arresti fuori servizio, che lo hanno reso un esempio positivo per tutta la comunità catanese.