“Luce blu”: quali effetti negativi e perché

“Luce blu”: quali effetti negativi e perché

Secondo uno studio dell’Università di Toledo (Stati Uniti d’America), pubblicato sulla rivista Scientific Reports, oggi sappiamo qual è la causa dei danni provocati dalla luce blu emessa dagli schermi di tablet, smartphone e computer.

Quando l’occhio viene colpito dalla luce blu, i fotorecettori presenti sulla retina si attivano, producendo un aumento del calcio dentro il citoplasma delle cellule. Tale concentrazione, nel lungo periodo, può causare degenerazione maculare, cioè la morte dei fotorecettori, che solitamente si verifica in età avanzata. Inoltre, la luce blu attiva le sinapsi, che influiscono sul ciclo sonno-veglia, alterandolo.

Il dottor Ajith Karunarathne, professore ordinario al Dipartimento di Chimica e Biochimica dell’Università di Toledo, ha dichiarato a Fanpage.it: “Non è una novità che la luce blu danneggi la retina. I nostri esperimenti spiegano perché accade. Speriamo che questo possa aiutarci a individuare nuove terapie, come ad esempio un collirio in grado di rallentare la degenerazione maculare“.

Ciò non toglie che la luce blu, a lungo andare, può causare danni irreversibili al sistema visivo, i cui effetti si stanno scoprendo soltanto oggi. La dott.ssa Romina Fasciani, dell’Unità operativa complessa (Uoc) di Oculistica del Policlinico Universitario Gemelli IRCCS di Roma, in un’intervista sul tema a la Repubblica, poi riportata da Fanpage.it, ha consigliato di “utilizzare questi dispositivi di giorno con la luce del sole e, se proprio di sera non se ne può fare a meno, di applicare filtri o d’indossare occhiali fotoselettivi“.