Crollo Ponte Morandi: il “gemello” di Agrigento chiuso per cedimenti e pericolo crolli dal 2017

Crollo Ponte Morandi: il “gemello” di Agrigento chiuso per cedimenti e pericolo crolli dal 2017

AGRIGENTO – Un altro “ponte Morandi” si trova ad Agrigento, nella Valle dei Templi, e serve a unire il centro storico al quartiere di Villa Seta e alla città di Porto Empedocle. Il viadotto, costruito dopo la frana del luglio 1966 ad Agrigento, è per ora chiuso al traffico per cedimenti e pericolo di crolli.

Il viadotto fu costruito su progetto dell’ingegnere Riccardo Morandi nel 1970. Lo stesso progettista del ponte crollato oggi a Genova e che realizzò nel 1968 il ponte sul Salso a Licata.

Chiuso nel marzo 2015 dall’Anas per la messa in sicurezza, era stato riaperto nel luglio dello stesso anno solo ai mezzi leggeri. Nel marzo 2017 il sindaco di Agrigento Calogero Firetto ne chiese la chiusura, poi disposta dall’Anas.

Per mesi, quest’anno, si è svolto un dibattito sulla possibilità di non ristrutturare il viadotto, ma di abbatterlo costruendo una viabilità alternativa. Ma l’Anas lo sta ristrutturando. Gli interventi previsti sul viadotto Morandi, Akragas I e II della statale 115 Quater, dovrebbero terminare nel 2021 con un costo di circa 30 milioni di euro.

Il caso più eclatante in Sicilia, prima di quello delle scorse ore capitato a Genova, riguarda l’autostrada Palermo–Catania: nel pomeriggio del 10 aprile 2015, una frana aveva tranciato un pilone del viadotto Himera nella carreggiata in direzione Palermo. Solo per miracolo in quel momento nessuno rimane coinvolto dal crollo, ma la Sicilia per diversi mesi rimase di fatto divisa a metà con tempi di percorrenza superiori alle cinque ore tra le due città principali.

Fonte foto: Facebook