“Ostreopsis ovata” nei mari italiani: come riconoscere e quali sono i sintomi dell’alga tossica

“Ostreopsis ovata” nei mari italiani: come riconoscere e quali sono i sintomi dell’alga tossica

PALERMO – Lo scorso 8 agosto era stata segnalata la presenza di alghe tossiche a Capo Boeo (a Marsala, provincia di Trapani) tramite una nota stampa dell’ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente – la quale affermava che, nel corso del consueto monitoraggio delle acque di Marsala, era stata riscontrata proprio a Capo Boeo una concentrazione di microalghe tossiche (Ostreopsis ovata) superiore al valore limite.

Nell’informativa dell’Arpa si legge che, nel caso di contatto con questo tipo di alga, è necessario evitare di fare il bagno allontanandosi dalla spiaggia. Come riporta anche il sito dell’ARPA Puglia, bisogna abbandonare la zona marittima interessata soprattutto se si soffre di disturbi di tipo respiratorio, se si sono avvertiti sintomi di malessere transitorio come irritazione alle vie respiratorie (rinite, faringite, laringite, bronchite, febbre, dermatite, congiuntivite), lacrimazione agli occhi o altri disturbi simili.

I sintomi si possono verificare, inoltre, anche dopo le mareggiate che favoriscono la formazione di aerosol marino, che a sua volta può diffondere la tossina nell’aria che poi ognuno respira. Non si rischia di stare male, quindi, solo facendo il bagno. L’alga tossica in questione, secondo quanto riportato da un articolo de La Repubblica, si trova su fondali rocciosi, predilige acque calme, calde e con buona luce. Anche Palermo ne è stata colpita: a Sferracavallo, infatti, sono stati sistemati appositi cartelli informativi per avvisare i bagnanti della presenza – anche qui superiore alla norma – di Ostreopsis ovata.

Come si legge sul sito dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca dell’Ambiente (www.isprambiente.gov.it), l’Ostreopsis ovata interessa tutto il Mar Mediterraneo, il Mar Tirreno, lo Ionio e anche il Mar Ligure. Nei mari italiani il picco della fioritura (cioè il momento in cui l’alga è più tossica) si registra in tempi stagionali diversi a seconda della temperatura. Solitamente si manifesta nei periodi in cui l’acqua marina raggiunge temperature più elevate (luglio e agosto) e raggiunge almeno i 25° C. Durante la fioritura, inoltre, l’acqua del mare diventa più torbida, con microelementi della stessa alga che galleggiano in superficie. Sul fondale roccioso, invece, si depositano frammenti color ruggine.

I sintomi sopraelencati possono essere associati anche a episodi di tosse e febbre che comunque si attenuano entro 2-6 ore dalla loro prima comparsa e si risolvono autonomamente e senza bisogno di farmaci entro 24-48 ore.

Fonte foto Meteo Web