La sbatte contro il muro e strappa la fede nuziale ad anziana in via Napoli: dito fratturato

La sbatte contro il muro e strappa la fede nuziale ad anziana in via Napoli: dito fratturato

CATANIA –  I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania hanno arrestato il catanese Paolo Gangi, 40 anni, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania, dottoressa Simona Ragazzi, su richiesta del sostituto procuratore dottor Francesco Brando – del dipartimento reati contro la persona e il patrimonio diretto dal procuratore aggiunto dottor Ignazio Fonzo – per i reati di rapina aggravata e lesioni personali.

L’episodio è avvenuto il 9 giugno scorso in via Napoli a Catania. L’anziana donna di 74 anni si era recata quella mattina a fare la spesa. Al ritorno, mentre stava per varcare il portone d’ingresso della propria abitazione, notava un uomo il quale, facendo finta di citofonare a qualcuno, l’aveva invitata a lasciare aperto il portone rassicurandola che avrebbe provveduto egli stesso a richiuderlo.

Mentre la donna saliva la seconda rampa di scale del palazzo, l’uomo la raggiungeva e spingendola violentemente contro il muro le afferrava la mano sinistra per strapparle letteralmente la fede nuziale in oro rosso dal dito e fuggire via. Il giorno successivo la vittima, per il forte dolore, si recava al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi dove i sanitari gli diagnosticavano una “frattura alla quarta falange del dito della mano sinistra” con prognosi di 30 giorni.

In foto Paolo Gangi

Denunciato l’accaduto ai carabinieri della stazione di Catania Piazza Verga questi, dopo aver acquisito e analizzato le immagini del sistema di video sorveglianza, attivo sia in strada che all’interno del palazzo, attraverso le quali si notava anche la presenza di un complice in moto con funzioni di “palo” – in corso di identificazione – si sono rivolti ai colleghi della squadra Lupi del nucleo investigativo, i quali, conoscendo l’humus criminale operante nel capoluogo etneo, hanno individuato il malvivente poiché già gravato da numerosi pregiudizi penali.

I militari, riconosciuto il sospettato, perquisirono l’abitazione rinvenendo e sequestrando alcuni indumenti, in particolare un giubbotto di colore nero, dei jeans e un paio di scarpe del tutto coincidenti con quelli rilevati dall’analisi delle immagini del sistema di video sorveglianza. Vicino l’abitazione del reo venne rinvenuto e sequestrato il motociclo utilizzato dagli autori del delitto (un Honda SH 300) nonché il casco – modello jet – identico a quello indossato dal rapinatore, posto sotto la sella dello scooter.

Tutti gli elementi probatori acquisiti dagli investigatori e prodotti al magistrato titolare delle indagini, sono stati recepiti pienamente dal giudice per le indagini preliminari che ne ha disposto la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.