Sicilia, in arrivo 500 milioni di euro per i Comuni: ecco il piano completo

Sicilia, in arrivo 500 milioni di euro per i Comuni: ecco il piano completo

PALERMO – Per i Comuni siciliani sono in arrivo 500 milioni di euro. Un passo importante per la legislatura Musumeci, che grazie alla Legge di stabilità regionale approvata ad aprile, ha anche semplificato il criterio con il quale gli enti accederanno alla somma loro destinata.

Dei 500 milioni di euro, 294 arriveranno ai Comuni come trasferimenti di “parte corrente”. Altri 44 milioni di euro sono stati vincolati dalla Legge di stabilità.

In particolare, questi ultimi sono così ripartiti:

  • 6 milioni alle isole minori per il trasporto via mare dei rifiuti;
  • 5 milioni per gli enti che hanno dichiarato dissesto finanziario tra il 2011 e il 2018;
  • 2 milioni per le isole di Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Augusta e Porto Empedocle nell’ambito dell’immigrazione;
  • 5 milioni per il rimborso delle spese del trasporto inter-urbano degli studenti delle scuole medie superiori;
  • un milione a testa per aeroporto di Comiso, centro storico di Agrigento e Ragusa. Un milione e mezzo, invece, per quello di Siracusa;
  • 2 milioni e 300 mila euro per i Comuni colpiti da alluvione nel 2009 e nel 2015;
  • 5 milioni ai Comuni che hanno raggiunto la soglia del 65% di raccolta differenziata;
  • 5 milioni per le comunità di alloggio per i disabili psichici;
  • un milione ai Comuni con “bandiera blu” e “bandiera verde“;
  • un milione per chi ha ottenuto il riconoscimento di “Borgo più bello d’Italia” o “Borgo dei Borghi“.

Altri 16 milioni verranno assegnati, sempre “parte corrente”, come quota aggiuntiva del 2017. Questi verranno ripartiti in base alla popolazione.

Per quanto riguarda gli investimenti, ai Comuni andranno 138 milioni di euro, di cui 23 destinati a quelli con più di cinquemila abitanti. Il resto faranno parte del Programma di azione e coesione 2014/2020, finalizzato al miglioramento del contesto sociale ed economico.

Altri 112 milioni di euro andranno alle tre Città metropolitane, ai sei liberi consorzi di Comuni e agli uffici del dipartimento regionale delle Autonomie locali. A questi, si aggiungeranno altri 30 milioni di euro sempre nell’ambito degli investimenti.