Lite in famiglia sfocia in sparatoria: 20enne resta in carcere. VIDEO

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PIETRAPERZIA – Sabato scorso si è svolta l’udienza di convalida per Cristian Arnone, 20 anni, arrestato a Pietraperzia (in provincia di Enna) due giorni prima dagli uomini della Polizia di Stato.

Il gip presso il Tribunale di Enna, dott. Minnella, ha convalidato l’arresto per il giovane pietrino riconoscendo tutti i capi di imputazione presentati dal pubblico ministero di Enna, dott. Lo Gerfo, che coordina le indagini.

In particolare, per porto illegale di armi in luogo pubblico ed esplosione di colpi a scopo di incutere pubblico timore, l’omessa custodia dell’arma, la detenzione abusiva dell’arma, le minacce aggravate nei confronti del fratello, i maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie, riconoscendo, infine, la recidiva e alcune circostanze aggravanti comuni.

Gli investigatori hanno ritrovato, inoltre, nuove fonti di prova a carico di Arnone e, in particolare, sono emerse alcune videoregistrazioni di telecamere presenti in zona che mostrano la scena del delitto durante il suo svolgimento.

Rimarrebbe ancora sconosciuto il luogo in cui l’indagato avrebbe lasciato l’arma dopo l’episodio, consentendogli, di fatto, di recuperarla in futuro per farne nuovamente uso.

Anche alla luce di questo motivo, oltre alla dimostrata pericolosità sociale, secondo quanto disposto dal giudice per le indagini preliminari, rimangono le esigenze cautelari a carico dell’indagato.

L’evento in questione dimostrerebbe la pericolosità del traffico illecito di armi come fenomeno molto difficile da prevenire, soprattutto in contesti sociali difficili come nel caso del giovane di Pietraperzia.