Sequestro campo nomadi: i kosovari erano costretti a vivere in condizioni pericolose. Orlando si impegna a ricollocare i rifugiati

Sequestro campo nomadi: i kosovari erano costretti a vivere in condizioni pericolose. Orlando si impegna a ricollocare i rifugiati

PALERMO – Nella Favorita (Palermo) è stato sequestrato un campo nomadi, su richiesta della Procura e su disposizione del tribunale di Palermo, perché ritenuto troppo pericoloso per i suoi abitanti. Ma, il sindaco Leoluca Orlando, con il progetto Pon Metro, promette di dare asilo ai rom, giunti in Italia per fuggire dalla guerra in Kosovo, negli anni ’90.

I rom in questione, dopo essere giunti in Italia, si stanziarono prima nel quartiere dello Zen e, poi, proprio alla Favorita, occupando l’area limitrofa a viale del Fante e via Case Rocca.

Sono tante le famiglie rimaste fuori dal “Campo”, oggi affidato a un custode, in seguito al sequestro disposto dal giudice per le indagini preliminari. I nomadi, tra i quali diversi minori, vivevano in condizioni precarie, che mettevano a rischio la loro incolumità: i fili della luce erano “volanti”, con conseguente rischio di folgorazione per gli abitanti; sul terreno di circa 53mila metri quadrati c’erano discariche a cielo aperto, abusive; l’impianto idrico-fognario era del tutto assente.

A finire sotto inchiesta anche i funzionari del Comune, accusati di non aver taciuto sulle condizioni, ben note, in cui i rifugiati erano costretti a vivere. I funzionari non avrebbero provveduto ad adottare le misure necessarie previste, compresa la ricollocazione degli abitanti.

Intanto, il sindaco Leoluca Orlando si impegna a risolvere quanto prima la questione. Il progetto Pon Metro, con uno stanziamento di oltre 900mila euro, prevede la soluzione dell’emergenza abitativa, ma anche un percorso di formazione e di integrazione sociale. Il primo cittadino del capoluogo chiede, infatti, che le somme in questione, fruibili per il 2019, siano immediatamente disponibili.

Fonte foto: Ansa