Palermo, si riparte da Sappada. Ma con quali prospettive?

Palermo, si riparte da Sappada. Ma con quali prospettive?

PALERMO – Comincia a Sappada oggi ufficialmente per il Palermo la stagione 2018/19. È passato quasi un mese dalla partita, nefasta per i rosa, contro il Frosinone e ancora non si sono esauriti i risvolti giudiziari derivanti dalla condotta antisportiva dei giocatori ciociari e dal presunto conflitto di interesse che ha visto protagonista l’arbitro dell’incontro, il Sig. La Penna, che, nonostante sia finito nell’occhio del ciclone, è stato successivamente promosso ad arbitrare in Serie A.

L’impressione che il Palermo abbia subito dei torti è chiara a tutti, quali debbano essere le azioni riparatrici è un po’ meno chiaro.

Certo, con un briciolo di opportunità e di buon senso da parte del designatore arbitrale, tante polemiche si sarebbero potute evitare. Ha dell’incredibile la designazione alla direzione di un incontro così importante un arbitro di Roma, che dista 90 Km da Frosinone, e che, come brillantemente scoperto e riferito dalla testata giornalistica online “Mediagol”, lavora nello studio legale che ha difeso in passato l’impresa dell’ex presidente del Frosinone Benito Stirpe.

Delle due una: o il designatore non sapeva di questa circostanza, e in questo caso c’è da contestare al Sig. La Penna la mancata comunicazione agli organi preposti ai controlli, o, malgrado ne fosse a conoscenza, ha ritenuto potesse essere ininfluente ai fini dell’arbitraggio di una partita di così vitale importanza. E qui si rileva l’inopportunità e la mancanza di buon senso.

Ormai quasi nessuno conta su un ripescaggio dei rosa per effetto dei torti subiti sul campo, ricordiamo anche i palloni scaraventati sul prato dai giocatori della panchina ciociara e l’incontro interrotto dopo il secondo gol del Frosinone dall’invasione di campo dei tifosi di casa, con quasi due minuti di anticipo sul tempo di recupero deciso dall’arbitro, o per il deferimento del Parma per gli sms galeotti di Calaiò ad alcuni amici giocatori dello Spezia.

In ogni caso martedì 17 sarà una data cruciale per il futuro del Palermo: da una parte il tribunale del Riesame deciderà sulla richiesta della società di viale del Fante di dissequestro del milione e 200mila euro operato dalla procura di Palermo, che si è appellata chiedendo che il sequestro sia di 49 milioni di euro, dall’altra il Tribunale Federale si pronuncerà sul deferimento del Parma.

Intanto a Sappada sulle Dolomiti inizierà stasera il raduno pre-campionato dei rosanero. Le prospettive con le quali il Palermo si prepara ad affrontare la stagione 2018/19 sono tutte da scoprire.  Con il ritorno di Tedino sulla panchina e di Rino Foschi nelle vesti di Direttore Sportivo, incarico peraltro ancora non ufficializzato, Zamparini sembra volersi assicurare principalmente un ritorno economico che gli possa permettere di raddrizzare un bilancio altrimenti deficitario.

Foschi, richiamato con l’obiettivo primario di realizzare plus valenze, ha già collocato ad Empoli La Gumina ed è impegnato in tante altre iniziative che dovrebbero portare alle cessioni di Aleesami, Coronado, Jajalo, Nestorovski, Rispoli e Struna.

Con l’ammissione dell’ennesimo errore commesso, il patron rosanero ha dichiarato, in un’intervista riportata dal ‘Giornale di Sicilia‘, che “Foschi sta lavorando bene, sia lui che Tedino stanno facendo un buon lavoro. Il tecnico ho sbagliato ad esonerarlo nella scorsa stagione, ma l’ho fatto perché credevo che non avesse più la squadra in mano. Hanno comunque entrambi la mia massima fiducia”. Zamparini ha poi continuato dicendo “È inutile fare programmi, però: aspettiamo che venga fuori la squadra che stiamo costruendo, poi per gli obiettivi si vedrà“.

Queste parole non lasciano spazio a nessun ottimismo per il futuro dei rosa.

Le prospettive sembrano di un campionato di transizione, con una squadra nuova, senza personalità di primo piano, con giocatori di categoria con esperienza, di cui il terzino palermitano Mazzotta, prelevato dal Pescara, costituisce il primo elemento, a cui dovrebbero seguire il portiere Brignoli, ex Benevento, ed il centrocampista Salvi, sui quali acquisti Foschi sta lavorando.

Ma se il Palermo, per assurdo, fosse ripescato in Serie A, sarebbe tutta un’altra storia? O no?