Catania, il 42% della popolazione vive in periferia. Cgil: “Necessaria delega apposita”

Catania, il 42% della popolazione vive in periferia. Cgil: “Necessaria delega apposita”

CATANIA – A Catania, secondo i dati ISTAT, la popolazione residente nelle periferie arriva al 42% della cittadinanza. Il capoluogo etneo, tra le 14 città metropolitane riportate nello studio, è inoltre il secondo dopo Napoli, per fragilità nell’indice di vulnerabilità sociale e materiale.

Lo ricorda la Cgil di Catania, citando la ricerca dell’Istituto, usata lo scorso semestre dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.

In una nota a firma del segretario generale, Giacomo Rota, e della responsabile del Dipartimento Periferie del sindacato, Sara Fagone, la Cgil ritiene “necessario che venga assegnata una delega su questo tema specifico all’interno della nuova giunta. Pensiamo dunque che le periferie debbano essere tenute in gran considerazione nelle politiche cittadine, a partire dall’assegnazione di una delega ad hoc a un assessore, con il quale interloquire, concertare e insieme lavorare su questi temi con le realtà presenti nel territorio“.

La Cgil, inoltre, sottolinea il lavoro svolto in questi anni nelle periferie dalle associazioni di volontariato, dalle scuole, dalle parrocchie, “unitamente all’azione del sindacato che ha permesso di contenere la rabbia e di trasformare in proposte concrete le istanze degli abitanti. In questi anni abbiamo ascoltato storie, raccolto segnalazioni, individuato possibili soluzioni.

Su temi chiave delle periferie quali la mobilità, l’ambiente urbano, la fatiscenza degli alloggi pubblici, la criminalità e la sicurezza, viene giocata la partita istituzionale ed economica, dal livello locale fino ad arrivare a quello europeo.

È perciò necessario che le forze sociali e associative che lavorano in questa parte della città, abbiano un referente con il quale poter interloquire e a cui sottoporre le diverse problematiche che riguardano le periferie“.