Un anno e mezzo per una mammografia. Malasanità al Garibaldi di Nesima: “È un’ingiustizia sociale”

Un anno e mezzo per una mammografia. Malasanità al Garibaldi di Nesima: “È un’ingiustizia sociale”

CATANIA – Un anno e mezzo per ricevere una visita, ma si trattava di un caso da tenere sotto controllo. È ancora la malasanità a vincere all’Azienda Ospedaliera Garibaldi Nesima di Catania.

Il caso è rimbalzato, questa mattina, alla cronaca del quotidiano La Sicilia, dove si racconta di una donna 57enne alla quale il personale medico ha risposto di dover attendere 556 giorni alla richiesta di una mammografia.

Il Codacons si è occupato del recente caso, come di altri casi dell’Ospedale Garibaldi, con l’obiettivo di garantire a tutti il diritto alla salute, eliminando i privilegi tra cittadini, visto e considerato che una visita pagata per intero ha tempi molto inferiori rispetto a quella sostenuta dal sistema pubblico.

Pertanto, il Codacons, tramite l’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’Ufficio Legale Regionale, annuncia la presentazione di un esposto-denuncia alla procura della Repubblica di Catania e invoca l’intervento del ministro della Salute, Giulia Grillo, affinché si impegni ad assicurare l’assistenza sanitaria in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.

L’avvocato Giovanni Petrone, presidente regionale Codacons, ha commentato così la situazione: “Spesso i cittadini sono costretti a decidere tra il non curarsi e il pagare, anche se esenti, le prestazioni sanitarie privatamente. Noi abbiamo il dovere morale di combattere questa ingiustizia sociale”.

Immagine di repertorio