Mar Mediterraneo tra morti e rifiuti: oggi si celebra il Mare Nostrum

Mar Mediterraneo tra morti e rifiuti: oggi si celebra il Mare Nostrum

CATANIA – Oggi, 8 luglio, si celebra la Giornata internazionale del Mar Mediterraneo, quest’ultima dedicata a tutti i caduti, che siano migranti, pescatori, marinai o semplici cittadini, morti nel nostro mare e non solo.

La celebrazione è stata istituita nel 2014 e la sua prima edizione ha avuto come slogan: “Un mare di pace“. La giornata è promossa dalle associazioni Earth Day Italia, Ancislink (International No-Profit Association), Asc-Coni (Attività Sportive Conferederate) e conta sul supporto della Marina Militare Italiana.

Naturalmente lo scopo della giornata è quello di porre all’attenzione del pubblico internazionale i problemi geopolitici dell’area, della situazione ambientale, dello sfruttamento delle nostre risorse, ma sopratutto un modo per commemorare tutti quelli che per lavoro, viaggio o chi che sia, hanno perso la loro vita.

Proprio nei primi cinque mesi del 2018, da gennaio a giugno, i morti del nostro mar Mediterraneo sono stati oltre mille, ma soprattutto i dispersi sono cresciuti rispetto agli anni passati, per un totale di 1.400 persone tra morti e dispersi.

Inoltre, oramai, il numero di migranti che riescono a raggiungere le coste dei paesi europei è diminuito ma purtroppo, in compenso, stanno aumentando il numero di decessi e dispersi; una forbice che va sempre verso il negativo.

Ma non solo, anche l’ambiente non sta vivendo un situazione ottimale, infatti il mar Mediterraneo sta diventando la nuova casa della plastica.

Proprio il Wwf ha lanciato un allarme spiegando che il bacino del mediterraneo rappresenta solamente l’1% delle acque internazionale, ma nonostante ciò ospita il 7% di tute le microplastiche del nostro pianeta.

Ma il vero grande problema è che, ormai, una tartaruga Caretta caretta su due muore in mare soffocata dalla plastica. Un capodoglio su tre fa la stessa fine.

Sempre il Wwf avverte che il 95% dei rifiuti presenti nel mare Nostrum è causato dall’uomo, dal materiale che non ha imparato a disfare e gestire. Proprio l’Italia è il terzo paese mediterraneo a disperdere più detriti, circa 90 tonnellate al giorno.

Per gli anni avvenire c’è l’intenzione di far conoscere e far capire quanto sia importante la giornata internazionale del mar Mediterraneo, nella speranza che si possa concretizzare veramente il progetto di “un mare di pace”.