Aggressione infermiere Taormina: “Non si può più rinviare la soluzione a questa emergenza”

Aggressione infermiere Taormina: “Non si può più rinviare la soluzione a questa emergenza”

TAORMINA  –Ormai è un fenomeno diffuso in tutta la regione, non si può più rinviare la soluzione a questa emergenza di violenza che sta destabilizzando tutta la sanità siciliana. È quanto afferma Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae, dopo l’aggressione verificatasi ieri.

Infatti, due infermiere operanti al pronto soccorso dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina sono state aggredite durante l’orario di servizio. L’ennesimo caso nel mese di giugno proprio pochi giorni prima al nosocomio “Vittorio Emanuele” di Catania dove un uomo ha preso a ceffoni un vigilantes della struttura.

La Fsi-Usae esprime solidarietà a tutto il personale medico, infermieristico, sociosanitario e ausiliario oggetto delle ennesime, multiple, aggressioni verificatisi al pronto soccorso dell’ospedale di Taormina, rassicurando che non saranno lasciati soli“.

Continua il segretario regionale Coniglio: “È necessario mettere fine a questa criminalità. Non sono bastate le nostre denunce a prefetture e questure, le interrogazioni parlamentari presentate, le rassicurazioni, la solidarietà e le varie promesse ricevute“.

La Fsi-Usae denuncia il grave pericolo al quale sono esposti i sanitari del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Taormina, oggetto di intimidazioni, aggressioni fisiche e verbali”.

Infine, Calogero Coniglio ha concluso: “Rimaniamo in attesa anche di un riscontro urgente da parte del direttore generale, che è il primo responsabile della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei dipendenti, prima che possa accadere il peggio“.