Corrao (M5S): miniere del Vallone diventate discariche, l’Europa indaghi

BRUXELLES – “Siti minerari dismessi trasformati in discariche di amianto e strani rifiuti speciali. Accade in provincia di Caltanissetta, nel Vallone, dove di recente i carabinieri hanno sequestrato tre vecchie miniere trasformate in discarica di rifiuti tossici. L’Europa acquisisca più informazioni”.

La questione miniere dismesse in provincia di Caltanissetta è in queste ore oggetto di interrogazione in Commissione Europea da parte dell’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao, capo delegazione del Movimento 5 Stelle.

I siti minerari oggetto di sequestro nei giorni scorsi sono quelli del Vallone tra il comune di San Cataldo e Serradifalco e sono le ex miniere di Bosco, Palo 1 e Palo 2 , dove anche il noto inviato della trasmissione Striscia la Notizia Brumotti, avendo accolto l’appello dei cittadini, ha denunciato televisivamente la vicenda.

“Stando alle segnalazioni di alcuni cronisti locali – spiega Corrao – pare che nelle vicinanze dei siti vi fosse anche una casa dove venivano bruciati documenti che testimoniavano come nelle miniere venissero stoccati rifiuti speciali, tra i quali anche scarti ospedalieri. Morale, delle ex miniere di zolfo (prima) e sale (poi) abbandonate da quasi 20 anni, stanno generando picchi tumorali per gli abitanti dei comuni del comprensorio pari a quelli delle aree industriali a rischio”.

 E aggiunge: “Le problematiche principali sono legate a 3 fattori: l’esposizione alla luce solare di una montagna di residuo della lavorazione del sale che, sulla scorta di evidenze scientifiche, emanerebbe radiazioni; la presenza di impressionanti quantità di amianto esposto ai fenomeni atmosferici e le cui fibre vengono ormai trasportate dal vento nei centri abitati vicini; la presenza di rifiuti speciali abbandonati. Una situazione ovviamente non sostenibile, non solo per gli abitanti del luogo, quanto per la dignità stessa dei cittadini, avvelenati dalla malversazione e dagli interessi di uomini senza scrupoli”.

L’eurodeputato Corrao, interroga quindi la Commissione Europea per sapere se è a conoscenza di tale situazione; trattandosi di un impianto industriale particolarmente datato, su chi ricade l’obbligo di ripristino dei luoghi allo stato antecedente la realizzazione dello stesso o quanto meno la messa in sicurezza.

Il capo delegazione a M5S al Parlamento Europeo chiede, inoltre, se la Commissione possa acquisire ulteriori informazioni e sollecitare un intervento delle autorità competenti. Intanto in queste ore è già partita da Bruxelles formale richiesta all’Arpa di Caltanissetta di copia di eventuali verbali di ispezioni e degli esiti di caratterizzazioni o monitoraggi ambientali effettuati in quell’area.