Ossessione prova costume: allenamenti estremi e diete drastiche

Ossessione prova costume: allenamenti estremi e diete drastiche

CATANIA – Oggi inizia ufficialmente l’estate, ma per gli italiani, ma soprattutto per i siciliani, la bella stagione è cominciata ormai da diverse settimane e con essa anche l’ossessione di essere pronti per la fatidica prova costume.

In questo periodo dell’anno, per ottenere il miglior risultato in poco tempo, si prova a fare di tutto e a rinunciare a certi cibi. Infatti, non è un caso che il frequentatore assiduo o chi decide di mettersi in forma all’ultimo minuto, a differenza dell’utente medio che abbandona gli allenamenti nei mesi di luglio e agosto, si iscrive in palestra per tentare quasi l’impossibile.

L’iscrizione in palestra è, però, solo il primo passo, perché a questa scelta si accompagna l’inizio di una dieta “estrema”, caratterizzata da rinunce assurde o da un taglio netto dei carboidrati e dall’assunzione di soli grassi e proteine, come avviene nelle diete low carbs o in quelle chetogeniche. Queste diete, così come le diete “fai da te”, rischiano però di essere pericolose per la salute e di allontanare dall’obiettivo, come afferma Nunzio Raciti, istruttore e personal trainer.

“Prima di cominciare una dieta dimagrante, è necessario valutare il quadro metabolico della persona, perché spesso ridurre le calorie ingerite o peggio ancora eliminare completamente i carboidrati non è la scelta più saggia, soprattutto se ci si trova di fronte a soggetti insulino-resistenti o con un metabolismo ‘poco attivo’. Magari, nella migliore delle ipotesi, con questo tipo di approcci è pure possibile perdere peso, ma a lungo andare una simile strategia alimentare può creare problemi all’organismo e peggiorare l’efficienza metabolica. Inoltre, spesso il calo di peso è dovuto maggiormente alla perdita di liquidi o peggio ancora di muscoli, ottenendo quindi un effetto inverso a quello prefissato e peggiorando la propria condizione fisica. Quando poi si riprende a mangiare normalmente, si rimettono su tutti i chili persi”.

Come abbiamo accennato, esercizio fisico e alimentazione vanno di pari passo, di conseguenza anche l’allenamento diventa estremo, aumentando ad esempio la densità del workout, cioè effettuando più lavoro in meno tempo. “Questo tipo di training prevede l’esecuzione di esercizi, riducendo o addirittura annullando i tempi di recupero – continua Nunzio -. Famosi, infatti, sono i circuiti training eseguiti senza pausa. I più praticati sono quelli per l’addome, con l’illusione di poter raggiungere un dimagrimento localizzato che tuttavia non è scientificamente possibile o meglio ancora non si verifica in maniera rilevante”.

Seguire diete povere di carboidrati può diventare controproducente per l’allenamento, in quanto l’organismo possiede meno glucosio a disposizione da utilizzare come carburante da cui attingere per l’allenamento. Così, per produrre energia ai fini dell’attività fisica, l’organismo smantella gli aminoacidi di cui sono composti i muscoli attraverso il processo di gluconeogenesi.

“Consiglio diete maggiormente equilibrate e flessibili, che prevedano tutti i macro e i micronutrienti e includano un’ampia varietà di scelta di alimenti e non escludano a priori nessun alimento – conclude l’istruttore -. È importante che si crei un leggero deficit calorico nel tempo e non un calo improvviso come accade nelle diete drastiche utilizzate nel periodo estivo. In ogni caso, suggerisco sempre di rivolgersi a professionisti qualificati e competenti, diffidando dalle diete ‘fai da te’, da quelle da rivista e dai “consigli da spogliatoio”. Ottenere tutto e subito non è la giusta strada per restare in salute e ottenere risultati. Sono necessari costanza e pazienza per raggiungere i propri obiettivi”.

Foto di repertorio