Catania, Pogliese si insedia come sindaco: “Basta piangerci addosso, porterò libertà in questa città”. Micciché: “È un fuoriclasse”

Catania, Pogliese si insedia come sindaco: “Basta piangerci addosso, porterò libertà in questa città”. Micciché: “È un fuoriclasse”

CATANIA – Ringraziamenti alla cittadinanza e a Dio e un’invocazione a Sant’Agata. Si è insediato così Salvo Pogliese, nuovo sindaco del capoluogo etneo dopo essere stato eletto al termine della tornata elettorale dello scorso 10 giugno battendo l’uscente Enzo Bianco.

L’atto ufficiale è giunto stamattina alle 10,30 a Palazzo degli Elefanti in una sala gremita. A conferirgli la fascia tricolore è stato, come da procedura, Luigi Maina, storico cerimoniere del Comune di Catania tra gli applausi dei presenti.

Un discorso conservatore e votato al senso di appartenenza quello tenuto dal primo cittadino. Nessun riferimento, infatti, a tematiche “calde” come integrazione e accoglienza che stanno tenendo banco in questi giorni sul piano politico nazionale.

Grazie ai catanesi, alle autorità civili, religiose e militari. Grazie ai cittadini che hanno voluto partecipare a questo importante momento al di là di ogni più rosea aspettativa. I miei concittadini mi hanno regalato un eccezionale attestato di stima e di affetto di cui prendo atto e che conserverò per sempre attribuendomi anche una grande responsabilità che sento molto forte” ha esordito il neo sindaco catanese.

Cercherò di portare all’interno di questo palazzo – ha sottolineato Pogliesela voglia di libertà, di volare alto del Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach che ha accompagnato il mio percorso trentennale insieme al mio percorso comunitario, umano e politico“.

Poi un elogio alla città di Catania: “Mi impegnerò affinché i nostri figli possano continuare a vivere nella nostra splendida città, affinché non debbano essere costretti ad abbandonarla, cosa che troppo spesso accade. Dobbiamo avere la consapevolezza e l’orgoglio di possedere una grande fortuna che Dio ci ha donato, ovvero quella di nascere e di vivere all’interno di questa splendida città unica al mondo. Nella nostra città si respira la storia dei nostri avi“.

Non è mancato, inoltre, un invito alla cittadinanza etnea a superare alcuni retaggi culturali che, secondo Pogliese, limitano le potenzialità della città dell’elefante e danneggiano i rapporti tra cittadino e istituzioni: “Dobbiamo superare il piangerci addosso, attribuendo a Palermo, Roma o Bruxelles responsabilità che sono esclusivamente nostre. Dobbiamo considerare la cosa pubblica organica a noi e non distante“.

Ce la faremo – ha concluso Pogliese – con l’aiuto di Sant’Agata“.

A termine della cerimonia è arrivata anche “l’investitura” di Gianfranco Micciché, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana che ha definito il nuovo sindaco etneo “un fuoriclasse” che “tutti i catanesi scopriranno” durante il periodo della nuova amministrazione.