Romano Palace e Romano House sequestrati dalla Finanza

CATANIA – Nella mattinata odierna i finanzieri del Comando Provinciale di Catania – coordinati dal sostituto procuratore Giancarlo Cirielli, magistrato del gruppo per i “reati contro la
criminalità economica” della Procura della Repubblica di Roma – hanno dato esecuzione al
provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale capitolino, Valerio Savio, con il quale
è stato disposto il sequestro preventivo dei due noti alberghi di lusso catanesi “Romano
Palace Luxury Hotel” e “Hotel Romano House” il cui valore di stima complessivo si aggira
intorno ai 35 milioni di euro.

L’attività di indagine ha consentito di accertare una rilevante bancarotta fraudolenta
patrimoniale e documentale posta in essere dagli amministratori di quattro società catanesi
i quali – attraverso un articolato sistema fraudolento sviluppatosi mediante la costituzione di
nuove società, il conferimento alle stesse di rilevanti patrimoni immobiliari e l’aumento di
capitale sottoscritto da una società lussemburghese – hanno trasferito all’estero la proprietà
dei due hotel. Il disegno criminoso, che ha quasi completamente svuotato la società
catanese fortemente indebitata, si è completato con il suo cambio di denominazione e il
conseguente spostamento a Roma, dove è stata dichiarata fallita con un passivo di oltre
25,6 milioni di euro.

Tali condotte illecite sono state agevolate dall’assoluta mancanza di controllo da parte dei
componenti dei collegi sindacali delle società coinvolte i quali sono chiamati a rispondere
per lo stesso reato.

romano albergo 19\11\14
La sequenza degli atti societari ritenuti fraudolenti si è sviluppata secondo il seguente
schema:
21 marzo 2005: costituzione delle società “Romano House S.r.l.” e “Romano Palace
S.r.l.”, (controllate al 100% dalla fallita “Harmony S.r.l.”, allora denominata “Biosan
World Corporation S.p.A.”) e contestuale conferimento alle stesse dei due complessi
alberghieri di lusso “Hotel Romano House” e “Romano Palace Luxury Hotel”, a valori
largamente sottostimati (rispettivamente, 190 mila e 739 mila euro);
– 2 marzo 2006: cessione, da parte della fallita “Harmony S.r.l.”, al prezzo, ancora
ampiamente sottostimato, di 1,5 milioni di euro (di cui 900 mila dichiarati già pagati, ma del cui effettivo versamento non vi è traccia alcuna) delle partecipazioni totalitarie nelle
società “Romano House S.r.l.” e “Romano Palace S.r.l.”, in favore della società “Jonica
Immobiliare S.r.l.”.

Quest’ultima società risulta aver cambiato amministratore proprio il giorno prima della
stipula del contratto;

– 24 marzo 2006: provvedimento del Tribunale di Catania di sequestro, su istanza del
creditore “C.S.T. Costruzioni S.p.A.”, delle partecipazioni societarie detenute dalla
“Jonica Immobiliare S.r.l.” nelle società “Romano House S.r.l.” e “Romano Palace S.r.l.”.
– 28 aprile 2006: delibera da parte delle assemblee straordinarie della “Romano House
S.r.l.” e “Romano Palace S.r.l.” di un aumento del capitale sociale delle stesse che, dagli
originari 100 mila euro, passa a 3 milioni di euro per la prima e a 8 milioni per la seconda.

A seguito della rinuncia da parte della “Jonica Immobiliare S.r.l.”, gli aumenti di capitale
sono stati sottoscritti dalla società lussemburghese “Hfb Investissements S.A.”.
Conseguentemente, quest’ultima società ha assunto il controllo, pressoché totalitario,
delle due società proprietarie dei complessi immobiliari, in tal modo sottraendo le
strutture alberghiere ai creditori. Per effetto di detto aumento di capitali, le partecipazioni
societarie della “Jonica immobiliare S.r.l.” nelle due società sono, infatti, divenute
irrisorie (rispettivamente, 3,33% nella “Romano House S.r.l.” e 1,25% nella “Romano
Palace S.r.l.”);

– 15 aprile 2009: trasferimento della sede della “Biosan World Corporation S.p.A.” da
Catania a Roma, cambio di denominazione della stessa in “Harmony S.r.l.” e nomina di
un nuovo amministratore.
Il trasferimento di sede è stato proprio finalizzato a far perdere le tracce della società
svuotata in considerazione dell’elevatissimo numero di società operanti nel territorio
della Capitale sottoposte a procedure fallimentari;

– 6 giugno 2013: dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Roma della società
“Harmony S.r.l.”, con la quantificazione di un passivo complessivo di oltre 25,6 milioni
di euro.

Gli approfonditi riscontri operati dalle Fiamme gialle etnee hanno consentito di ricostruire
l’articolato sistema fraudolento, peraltro posto in essere quando già si era ampiamente
manifestata l’insolvenza della società e di constatare che i vecchi amministratori catanesi
hanno, di fatto, conservato la proprietà e la gestione diretta dei due complessi alberghieri.

L’esistenza di consistenti debiti verso l’Erario e la strumentalità dello spostamento verso la
società lussemburghese delle due lussuose strutture ricettive erano già emerse nell’ambito
di alcuni controlli effettuati dal Nucleo di polizia tributaria di Catania, conclusisi con la
contestazione di oltre 6,5 milioni di euro sottratti a tassazione.

Contestualmente al sequestro preventivo dei due hotel, si è proceduto alla notifica
dell’avviso di garanzia, per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, nei confronti di 15 soggetti fra rappresentanti legali delle società coinvolte e componenti dei collegi sindacali delle stesse.

I due alberghi di lusso sequestrati continuano a essere operativi e, da oggi, saranno
gestiti da un amministratore giudiziario già nominato dal Tribunale di Roma.

In concomitanza con le operazioni sopra descritte, il Nucleo PT di Catania ha anche
eseguito un sequestro per equivalente – a carico dell’amministratore delegato della “Romano
Palace S.r.l.” – disposto dal GIP del Tribunale di Catania per un importo di circa 190 mila
euro, nell’ambito di un procedimento penale per omesso versamento di ritenute fiscali dei
lavoratori dipendenti relativo all’anno d’imposta 2011. In tale contesto, è stato sottoposto a
sequestro un immobile del valore di circa 200 mila euro sito a Catania, in Via Mario
Rapisardi.