Fontana Tondo Gioeni ancora sulla “cresta dell’onda”: tra acqua “miracolosa” e “bidet collettivo”

Fontana Tondo Gioeni ancora sulla “cresta dell’onda”: tra acqua “miracolosa” e “bidet collettivo”

CATANIA – “Due elefanti in pietra lavica (magari in piedi su due zampe) che spruzzano acqua dalla proboscide non erano più indicati? Comunque, come acquasantiera non è male”. A distanza di quasi 10 giorni dalla sua inaugurazione, avvenuta il 4 giugno scorso, non si placano le prese in giro dei catanesi a carico della fontana del Tondo Gioeni.

C’è chi – anche se in una percentuale molto minoritaria – ha affermato che, alla fine, questa fontana non è poi tanto male e ha apprezzato soprattutto i giochi d’acqua, il giardino verticale creato ai lati della suddetta e che, almeno, nella costruzione siano stati utilizzati marmi locali.

Ma per la maggior parte dei cittadini, la fontana è semplicemente “una bella m….ata” come recita uno striscione fotografato qualche giorno fa.

Nonostante molte critiche siano arrivate sul fattore estetico  – che comunque è soggettivo – e che è valso alla fontana il nomignolo di “acquasantiera”, l’aspetto maggiormente contestato è quello pratico della viabilità: la fontana, infatti, ha creato tanti disagi alla circolazione stradale già dalle primissime fasi della sua costruzione. E anche oggi che è conclusa, continua ad essere presa di mira, soprattutto da tutti quegli automobilisti che rimpiangono il caro e vecchio ponte, abbattuto ormai 5 anni fa perché, si era detto, pericolante, seppur con molti dubbi: “Più bella della fontana e del muro c’erano un meraviglioso e utilissimo ponte e un ancor più bel sottopasso che mi rendevano la vita facile” commenta Luigi. “Io che devo passare da sopra a sotto la circonvallazione almeno 4 o 5 volte al giorno della fontana me ne frego, percorro molti più chilometri e impiego molto più tempo”.

Ed ecco, allora, che sui social network e anche sui siti più famosi di annunci, piovono prese in giro e manifestazioni di disapprovazione di un’opera pubblica che, a quanto pare, non è stata proprio digerita dai catanesi.

 

“Mentre Bianco inaugura sontuose fontane nel bel mezzo del nulla – si legge su Facebook – le spiagge libere sono senza docce e lasciate in balia dei parcheggiatori abusivi […] godetevi la lapide al tondo gioeni!“. Oppure: “Soldi sprecati, poteva fare molte cose più importanti”; e ancora: “Per quanto riguarda la fontana, i pareri divergono: da una parte gli spiritualisti e dall’altra gli igienisti – commenta Domenico -. Consapevoli dello snodo cruciale che rappresenta quel tratto viario cittadino, gli spiritualisti interpretano la grande vasca come una acquasantiera: giunto in quel punto, infatti, ti fai il segno della croce per esserti lasciato alla spalle il pandemonio. Dal canto loro, invece, gli igienisti vedono nella fontana un bidet, molto grande. Certo, consono al rinfresco collettivo”. 

Senza nemmeno troppe attese, ecco pubblicata anche la risposta di Enzo Bianco sulla sua pagina ufficiale Facebook:

Chissà se questa diatriba sulla povera fontana avrà mai una fine. Per il momento il dibattito continua.

Fonte foto Facebook