CATANIA – A seguito delle tante segnalazioni e proteste, il Comitato Cittadino Vulcania intende sollevare un problema che interessa i residenti di via Empedocle e dintorni quando transitano i vagoni della metro. Nel quartiere Borgo-Sanzio, lungo il percorso della metropolitana, Fermata “Borgo”, si avvertono sempre più spesso forti vibrazioni prodotte dal passaggio del metrò.
Si tratta di un effetto simile a quello prodotto da lievi scosse di terremoto che fanno tremare i vetri delle finestre, tintinnare i bicchieri, provocano oscillazioni di mobili, tubature e crepe nelle pareti. Si teme per danni strutturali agli edifici. Nel corso degli ultimi sei mesi, gli abitanti della zona hanno denunciato di avvertire vibrazioni sempre più forti, ma mai con questa intensità e protratti nel tempo.
Più di una volta i residenti e commercianti hanno chiesto a chi compete di effettuare alcune verifiche riguardo la metropolitana per individuare il problema e trovare possibili soluzioni, ma gli uffici di competenza dell’amministrazione non hanno dato risposte. Oggi, la denuncia dei residenti del quartiere: “Ultimamente le scosse si avvertono con sempre maggiore frequenza e intensità, a tutte le ore del giorno e fino alla chiusura della metropolitana“.
Il Comitato Cittadino Vulcania, organismo di rappresentanza dell’omonimo quartiere, sollecitato anche da soci e simpatizzanti, ha raccolto numerose documentazioni a testimonianza delle difficoltà dei cittadini di mettersi in contatto con gli organi di competenza. Il comitato chiede interventi immediati da parte dell’ufficio tecnico del comune di Catania, dell’ufficio tecnico-amministrativo della Metropolitana e dell’ufficio protezione civile di Catania.
I cittadini in protesta, stanchi della situazione, hanno inoltre annunciato una raccolta firme legata ai motivi di sicurezza del quartiere, per problemi inerenti le vibrazioni degli edifici. “Chiediamo un intervento urgente” dice la coordinatrice del Comitato Cittadino Vulcania, Angela Cerri, “la situazione, oltre che fastidiosa, può essere anche pericolosa per la stabilità degli immobili e per l’integrità delle tubazioni. È evidente che i cittadini interessati al problema stanno subendo dei seri danni che saranno oggetto di richieste di risarcimento”.
“I cittadini – racconta Angela Cerri – chiedono agli organi preposti di essere ascoltati per avere chiarimenti in merito, di verificare la situazione e sapere come l’organo preposto intende risolvere il problema. Le preoccupazioni sono crescenti soprattutto perché si temono danni strutturali e, nella peggiore delle ipotesi, rischi per l’incolumità delle persone. Siamo certi che le Istituzioni si mobiliteranno per risolvere al più presto questo sentito problema dove a farne le spese sono sempre i cittadini“.
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