“The Moment”, il film che cambia in base all’umore

“The Moment”, il film che cambia in base all’umore

Chi è Richard Ramchurn? Probabilmente un pioniere della settima arte. Dopo avere trascorso gli ultimi anni (ne ha 39) a girare cortometraggi, documentari e video musicali, si è dedicato a un progetto avanguardista: creare un’interfaccia uomo-computer, oggi chiamata NeuroSky MindWave, che serve a controllare il montaggio e le musiche di un film col cervello.

Fantascienza? No, realtà. Il primo lungometraggio realizzato con questa tecnica è intitolato The Disadvantages of Time Travel e risale al 2014; nel 2018, invece, arriva The Moment, che presto sarà presentato al Festival del Cinema di Sheffield.

Di che si tratta, più precisamente? Ambientata in un futuro oscuro in cui la tecnologia fa da padrona, l’ultima pellicola di Ramchurn racconta in 101 bilioni di versioni la storia di una ragazza che tenta di sfuggire all’IA delle macchine.

In un’intervista al The Post Internazionale, l’artista e regista ha dichiarato: “La musica e le animazioni del film cambiano ogni volta che lo guardi in base alle “vibrazioni” della tua mente”. In pratica, la cuffia EEG che s’indossa serve a monitorare l’umore dello spettatore e ad adattare a quest’ultimo le scene.

Il punteggio continuamente calcolato viene inviato via wireless a un computer, il cui software analizza in tempo reale il grado di attenzione adattando, come già detto, scene, musica e sottotitoli. The Moment, della durata di 27 minuti, lavora con la mente non con i muscoli come avviene invece nel cinema 4D.

Il film, le cui scene sono state girate tre volte, si può considerare quindi un’opera polimorfa unica nel suo genere.