Lavori sulle autostrade siciliane: gare truccate. 8 arresti. IL VIDEO

Lavori sulle autostrade siciliane: gare truccate. 8 arresti. IL VIDEO

MESSINA – Funzionari del Consorzio autostrade siciliane e imprenditori sono finiti nel mirino dei controlli della Dia di Messina e del centro operativo di Catania su disposizione del Gip di Messina emessa su richiesta del procuratore Guido Lo Forte e dell’aggiunto Sebastiano Ardita.

Le otto persone arrestate, secondo l’accusa, sarebbero state “interessati negli appalti truccati nel settore dei lavori sulle autostrade siciliane che coinvolge prevalentemente i cosiddetti bianchi”.

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L’indagine ha fatto luce, dunque, su un sistema di pilotaggio degli appalti in cui funzionari e imprenditori avrebbero truccato le gare dei lavori sulle autostrade siciliane e ora devono rispondere di turbata libertà degli incanti, induzione a dare o promettere utilità e istigazione alla corruzione.

L’attività investigativa si è sviluppata a partire da verifiche effettuate sulla gestione della Tecnogest srl riconducibile all’imprenditore Antonino Giordano e dichiarata fallita su istanza del pm.

Dalle intercettazioni a carico di alcuni indagati sono emersi elementi di prova sugli illeciti commessi per l’aggiudicazione di appalti banditi dal Cas di Messina.

Ecco i nomi degli arrestati: Giacomo e Antonino Giordano, 43 e 46 anni. Ettore Filippi, 72 anni; Francesco Duca 46 anni; Letterio Frisone, 61 anni; Rossella Venuto, 43 anni; Giuseppe Iacolino, 32 anni; Filadelfio Scorza, 55 anni. Il gip ha interdetto dall’attività per due mesi Andrea Valentini, 54 anni e Antonio Chillè 53 anni.

I magistrati si sono soffermati sull’assegnazione di alcuni lavori effettuati a maggio 2013 per il servizio di sorveglianza attrezzata e per interventi urgenti e di assistenza al traffico sulle autostrade Messina-Catania, Siracusa-Rosolini e Messina-Palermo.

La gara sarebbe stata truccata con il coinvolgimento del dirigente del Cas, Frisone, e degli imprenditori Giordano, Valenti, Duca, Iacolino, Venuto e Chillè che di comune accordo, secondo gli inquirenti, avrebbero turbato la gara concordando le offerte da presentare e le percentuali di ribasso. Una volta aggiuidicati i lavori, Iacolino, amministratore unico della Eurotel si è avvalso della manodopera e dei mezzi degli altri imprenditori che lo avevano favorito con la compiacenza del dirigente del Cas.

Frisone avrebbe così ottenuto 100 mila euro in contanti e la ristrutturazione di una casa di sua proprietà ad Acqualadroni, una borgata costiera di Messina.