Vittoria, Sel e Rifondazione contro Pd e sindaco: “Un fallimento”

Vittoria, Sel e Rifondazione contro Pd e sindaco: “Un fallimento”

VITTORIA – La decisione del sindaco Giuseppe Nicosia di azzerare la giunta e ricominciare non ha convinto la sinistra vittoriese. Dopo il caso Dezio e una zoppicante azione governativa – ammessa dallo stesso primo cittadino – Sel e Rifondazione non mostrano aperture di credito a Nicosia, anzi lo contestano pesantemente.

“L’azzeramento della giunta e di tutta la compagine amministrativa – scrive Sel in una nota – rappresenta il manifesto del perfetto fallimento dell’amministrazione guidata dal sindaco Nicosia. Siamo davanti al fallimento di una Giunta che si è dimostrata inefficiente nell’affrontare i problemi della città di Vittoria. Nella nota il sindaco parla di un impegno limitato da parte di molti del quale si era accorto già durante il periodo estivo: e perché interviene solo ora per “richiamare” i suoi collaboratori? In questi anni il partito democratico e le persone che hanno ricoperto ruoli istituzionali non hanno saputo dare un indirizzo politico all’azione amministrativa, lasciando irrisolti numerosi problemi e aggravando in molti casi la situazione”.

Sel punta il dito contro lo schema del piano regolatore, la gestione della fiera Emaia, del mercato ortofrutticolo e dei servizi sociali.

“La nostra impressione – prosegue la nota – è che dietro l’azzeramento degli incarichi ci sia la precisa volontà di mettere in atto un vero e proprio regolamento dei conti all’interno del partito democratico, di cui la città di Vittoria non ha di certo bisogno in un momento difficile come quello in cui ci troviamo adesso. Chiediamo dunque un atto di responsabilità e di serietà a questi amministratori: fatevi da parte una volta per tutte”.

Rifondazione, invece, con una disamina sull’affaire Dezio affronta tutti i punti poco trasparenti della vicenda.

“Nel triste e desolante declino politico dell’amministrazione Nicosia – afferma la segreteria di Rifondazione – può succedere anche che il figlio di un assessore in carica usufruisca di un incarico fiduciario oneroso, svolgendolo nel medesimo studio professionale e che tutto questo sia normale. Nel maldestro tentativo di giustificare il proprio operato, il sindaco afferma che Angelo Dezio nel 2012 non era assessore e che quindi non vi era alcuna incompatibilità”.

“Il sindaco dovrebbe ricordare – aggiunge la nota – che all’epoca del primo affidamento l’assessore Dezio ricopriva il ruolo di presidente del Consorzio della valle dell’Ippari. L’attuale assessore, quindi, rivestiva un incarico pubblico strettamente collegato con la gestione del Mercato. Caro sindaco si assuma tutte le responsabilità e abbandoni il solito atteggiamento pilatesco, culminato, da ultimo, con questa farsa dell’azzeramento delle deleghe della giunta”.

Non manca un accenno all’assessore alla Trasparenza: “In questa vicenda l’atteggiamento che più ha infastidito è quello dell’assessore Gurrieri che, come al solito, ha minacciato dimissioni, questa volta a termine (dicembre 2014). L’assessore dice di essere venuto a conoscenza della vicenda solo nel 2014, quando, in realtà, ha partecipato e approvato in Giunta la delibera n. 482 del 2013. Pare che le dichiarazioni dell’assessore (ex?) alla Trasparenza abbiano fatto andare su tutte le furie il primo cittadino, il quale ben ricorda la presenza dell’assessore alla riunione di giunta relativa all’approvazione del progetto esecutivo”.

“Questa triste vicenda ha fatto emergere – conclude la nota – le modalità con le quali sono gestite la quasi totalità degli incarichi fiduciari in Città, dalle somme urgenze, agli incarichi professionali e da ultimo anche all’affidamento delle pratiche legali del Comune. Se davvero si vuole uscire da questa situazione occorre che tutti gli incarichi vengano assegnati sulla base di una rotazione dei professionisti e imprenditori inseriti negli albi fiduciari. Non basta azzerare le deleghe alla giunta ma occorre liberare la Città e permettere ad una nuova amministrazione di guidare la città”.