Storia della nostra terra: i passi che hanno portato la nostra Sicilia ad essere “speciale”

Storia della nostra terra: i passi che hanno portato la nostra Sicilia ad essere “speciale”

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Festa dell’Autonomia Siciliana: nonostante il clima festivo, molti di noi non conoscono la storia dietro quest’avvenimento.

Il 15 maggio è sembrato un giorno qualunque per l’Italia, ma non per la nostra piccola isola. La liberazione dell’Europa comincia qui, da noi, con l’operazione militare denominata “Husky”, più comunemente conosciuta come lo sbarco degli alleati in Sicilia

Nel 1943 (tra luglio ed agosto), mentre l’Italia era impegnata durante la Guerra mondiale, arrivarono in Sicilia delle forze militari estere (principalmente inglesi ed americane), con il principale intento di partire da sud per poi arginare la potenza di Hitler sul Continente.  A quei tempi questi “stranieri” sapevano ben poco della nostra terra, tanto che vennero aiutati dagli allora boss mafiosi, di origini siciliane, presenti negli USA. I militari stranieri, chiamati Alleati, crearono un Governo provvisorio, l’AMGOT, pensando inoltre di ridare l’indipendenza proprio alla regione. Grazie a questo loro ultimo intento, nacquero sul territorio diversi partiti indipendentisti, alcuni dei quali esistenti tuttora. Nonostante le buone premesse per l’indipendenza, vi erano le forze internazionali che, al contrario, preferivano restituire la Sicilia all’Italia.

Nel 1944 gli Alleati restituirono la regione all’Italia, promuovendo un progetto di autonomia confederale (Progetto Vacirca) che portò da lì a poco alla formazione della Consulta e dell’Alto Commissario Civile per la Sicilia. La Consulta poi, nel bel mezzo delle guerre civili presenti sull’isola, adottò un progetto di Statuto autonomo, prontamente presentato al Governo italiano. In questo clima confuso vi erano i movimenti indipendentisti, pesantemente ostacolati nel loro lavoro.

Nel 1946 arrivò la pacificazione: gli indipendentisti furono lasciati liberi e il Governo italiano, insieme alla Consulta, accettò ciò che i Siciliani chiedevano, siglando un patto di riconciliazione tra Italia e Sicilia. Il 15 maggio Re Umberto II firmava lo Statuto regionale: era nata la “Regione della Sicilia”, prima ancora della Repubblica Italiana!

L’Italia monarchica finalmente ci riconosceva come una comunità avente storia e autonomia propria. Sostanzialmente il nostro territorio diventò una sorta di “Stato” confederato alla Nazione italiana. Tutto ciò non significò un Paese completamente discostato: gli isolani, infatti, parteciparono al referendum avvenuto il 2 giugno del 1946 e ancora oggi si fanno sentire nelle votazioni nazionali.

In tutto questo abbiamo però una nota negativa: l’Assessore regionale, Lagalla, ha deliberato, dal prossimo anno, l’abolizione della ricorrenza. Il 15 maggio diverrebbe, di conseguenza, per noi un normalissimo giorno e chissà se rimarrà qualche ricordo di quest’evento.

Manuel Lo Giudice

Classe III Sez. C Inf – ITIS. Cannizzaro, Catania