Aggressione Serafina Strano, Cgil: «Ordine dei medici si costituisca parte civile»

Aggressione Serafina Strano, Cgil: «Ordine dei medici si costituisca parte civile»

TRECASTAGNI – A una settimana di distanza dalle sue ultime dichiarazioni torna a far parlare di se Serafina Strano, la dottoressa della Guardia medica di Trecastagni, nel Catanese, sequestrata e violentata mentre si trovava in servizio nella notte tra il 18 e il 19 ottobre. La donna è sicura che essere riammessa al suo ruolo di medico, al servizio dei pazienti, possa essere uno dei più importanti strumenti per il suo recupero psicofisico. Ma le perizie non permettono ancora che ciò possa avvenire. L’Ordine dei Medici, inoltre, dovrebbe fare la sua parte affinché sia fatta giustizia nel migliore dei modi possibile, costituendosi parte civile. Ma non lo ha ancora fatto.

Questo è il contenuto dell’appello che lanciano la Cgil e la FP Cgil di Catania affinché la dottoressa Strano, che in questi mesi ha girato l’Italia testimoniando contro la violenza sulle donne a tutti i livelli, compresi quelli istituzionali, non venga abbandonata proprio in questa delicata fase post traumatica.

«Siamo certi che stare accanto a una lavoratrice che ha subito una violenza di tale portata, non possa e non debba significare solo una pacca sulla spalla. Serafina è una guerriera, una donna piena di risorse e vuole tornare al lavoro. Certo, ha subito un’esperienza che strazierebbe chiunque ma vestire di nuovo il camice significherebbe essere di nuovo utile alla collettività, infondere nuovo coraggio a se stessa e al prossimo – sottolineano il segretario generale della Cgil di Catania, Giacomo Rota, il segretario di Fp Cgil Turi Cubito e la responsabile del Coordinamento donne Cgil, Angela Battista. E l’Ordine dei Medici deve dimostrare come si sta accanto ai propri iscritti in casi eclatanti come questo. Ci chiediamo come mai non si sia costituito parte civile».

All’interno dell’appello viene fatta un’allusione al Primo maggio e al fatto che l’Ordine dei medici di Palermo abbia già invitato tutti gli altri ordini a costituirsi parte civile e il sindacato continuerà a lottare affinché ciò avvenga.

«Ci risulta che l’Ordine dei medici di Palermo, in un comunicato stampa dello scorso anno – concludono i vertici sindacali –, abbia dichiarato che tutti gli Ordini siciliani avrebbero dovuto costituirsi parte civile nei processi che avrebbero visto il personale medico e paramedico degli ospedali siciliani vittima di aggressioni verbali e fisiche. La Cgil lotta da sempre e ogni giorno accanto alle donne lavoratrici e non a caso quest’anno ha dedicato il Primo maggio alle vittime di violenza. Rimarremo accanto a Serafina, in nome di tutte le lavoratrici che subiscono pressioni, molestie e violenza in quanto donne, dentro e fuori i luoghi di lavoro. Ora ci aspettiamo delle risposte».