Sosteneva l’Isis e inneggiava alla jihad: espulso tunisino che viveva a Trapani

Sosteneva l’Isis e inneggiava alla jihad: espulso tunisino che viveva a Trapani

TRAPANI – Aveva più volte manifestato di sostenere l’Isis, una forte ostilità verso la società occidentale e di voler portare suo figlio, non appena avesse compiuto 13 anni, a combattere la jihad.

Alla luce di questi fatti, è stato il ministro dell’Interno, Marco Minniti, a firmare un provvedimento di espulsione per un tunisino di 30 anni. L’inchiesta è stata condotta dalla Digos di Trapani, città in cui viveva.

Dopo gli attentati di Parigi, l’uomo si era fatto crescere la barba ed era diventato un fervente praticante della religione musulmana, frequentando spesso la moschea.

Il tunisino guardava sul tablet sermoni inneggianti alla jihad in lingua araba, recitati da diversi predicatori. Tra coloro che seguiva vi era Kamel Zarrouk, l’estremista che sarebbe rimasto ucciso nel 2015 dai bombardamenti delle forze statunitensi, considerato il numero due dell’organizzazione terroristica islamica di origine tunisina “Ansar Al Sharia”.

Il giovane, dopo il fermo, è stato rimpatriato e imbarcato su un volo diretto da Roma Fiumicino a Tunisi.

Foto di repertorio