Lavoratori bacino prefettizio igiene ambientale, sit-in davanti al Municipio

Lavoratori bacino prefettizio igiene ambientale, sit-in davanti al Municipio

CATANIA – Duro colpo per i 105 lavoratori che attendono da mesi l’assunzione all’interno del bacino prefettizio igiene ambientale.

Mercoledì scorso, infatti, il sindaco di Catania Enzo Bianco ha assicurato che l’assunzione di soli 21 operai avrebbe dovuto essere bloccata per avviare l’assunzione di tutti gli altri, ma la promessa non è stata mantenuta e ancora non è stata data nessuna risposta certa.

Per questo motivo stamattina i lavoratori che non possono più contare sulla Naspi, la disoccupazione ordinaria, e i segretari generali di tutte le sigle sindacali coinvolte nella vertenza sin dai primi giorni, si sono scatenati contro il primo cittadino, organizzando un sit-in di fronte al Municipio, in piazza Duomo. Il clima che si respira tra i 105 è molto teso e i sindacati temono che possano esserci nuove, eclatanti proteste più accese nei prossimi giorni.

I segretari di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Confsal Snalv, hanno chiarito che “il tempo degli incontri istituzionali senza risultati è finito”, e che mentre da un lato il confronto informale con le aziende commissariate Seneco che partecipano alle gare, che continuano ad andare deserte, sembra avviarsi, rimane “incresciosa la mancanza di dialogo soddisfacente con i commissari delle aziende”.

Il richiamo al sindaco Bianco alla responsabilità è stato chiaro: “Riconosciamo al sindaco Bianco di avere creato il bacino stesso, e dunque di avere dato un’opportunità a queste persone, ma oggi siamo di fronte a una stasi pericolosa. Perché gli impegni presi dal Comune non sono state mantenuti? Perché si insiste sulla formula delle assunzioni a pacchetti di ventuno operai alla volta? Da un lato abbiamo operai in attesa di essere riammessi al lavoro, dall’altro lato i pochi in servizio sono oberati, non hanno ferie e lavorano in uno stato di stanchezza eccessiva che può incidere non solo sulla qualità del servizio, ma anche sulla sicurezza stessa del loro operato. La città intanto è sporca, con microdiscariche che si moltiplicano. Stiamo vivendo tutti un paradosso non degno di una città civile”.

La richiesta dei sindacati è invece quella di garantire l’occupazione per tutti i 90 giorni che separano dalla gara, che poi potrebbe vedere assunti a tempo indeterminato tutto e 105 iscritti al bacino. Un’operazione che secondo i sindacati, oltre a essere possibile, è anche urgente.