Stipendi arretrati dipendenti asili nido, Santonocito: “Pagamento in due tranches”

Stipendi arretrati dipendenti asili nido, Santonocito: “Pagamento in due tranches”

CATANIA – Stato d’agitazione dei dipendenti degli asili nido del distretto Catania-Misterbianco-Motta S.Anastasia. È questo il tema che di recente ha fatto molto parlare di se, a causa soprattutto degli stipendi arretrati, relativi agli ultimi 5 mesi del 2017, che 120 persone devono ancora percepire e per i quali l’attesa si è prospettata abbastanza lunga. La questione, già affrontata dai vertici delle sigle sindacali un anno fa, coinvolge diversi aspetti, per i quali i lavoratori, in questi giorni, non hanno mai esitato a far valere le proprie ragioni.

Ci riferiamo alla pubblicazione del bilancio da parte del Comune di Catania, avvenuta la settimana scorsa, cosa che non ha dissuaso i vertici delle sigle sindacali dal chiedere almeno un anticipo del pagamento di alcune mensilità per mettere una pezza su una situazione diventata insostenibile. Inoltre, per una delle cooperative coinvolte nei servizi di Spazio Giochi è arrivata la liquidazione e questo ha portato alla nomina di un commissario. In virtù di questo è stato quindi auspicato che la vertenza fosse definitivamente chiusa.

Ma come la quiete dopo la tempesta, nella giornata di martedì ha avuto luogo un incontro tra i sindacati e gli assessori comunali al Bilancio e ai Servizi Sociali, che attraverso il dialogo ha mitigato e non poco la situazione per tutti i dipendenti. Una panoramica molto dettagliata di questa riunione ce l’ha fornita il segretario provinciale Snalv Confsal Alberto Santonocito.

“C’è stato comunicato da parte del Comune – racconta Santonocito – l’impegno per il pagamento delle cinque mensilità previste nell’accordo fatto lo scorso 12 febbraio in due tranches. La prima verrà fatta entro il prossimo lunedì, quindi verranno pagate le cooperative, mentre la seconda sarà entro la fine di aprile. Tutto questo perché ci sono una serie di cariche in ragioneria, che erano in proroga fino al 31 marzo e sono scadute. Così è stato preso qualche giorno in più e con tutti questi pagamenti vengono chiuse tutte le mensilità relative all’anno 2017″

Per quanto riguarda invece la situazione relativa ai primi mesi del 2018 la situazione è ancora in standby. Dopo questo feedback positivo la speranza dei lavoratori, che hanno deciso di riprendere la loro attività, è quella che i ritardi negli stipendi non si verifichino più.

“Per i primi mesi del 2018 – continua Santonocito – è tutto fermo e non se n’è discusso. Tutti noi siamo a conoscenza di quelle che sono le documentazioni necessarie e i tempi tecnici, specie dopo l’approvazione del bilancio al Comune, e tutti noi ci auguriamo che questi ritardi disumani non si verifichino più. Quelli della seconda tranche sono soldi che sta anticipando il Comune di tasca propria, perché quello che le cooperative hanno rendicontato tutto, ancora non è stato liquidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Dopo l’incontro di martedì i dipendenti sono tornati a lavorare, pur mantenendo lo stato d’agitazione perché i tempi e le promesse fatte dal comune vengano entrambi rispettati. Assieme a noi alla riunione erano presenti due o tre delegazioni per scuola e l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Misterbianco Aldo Parrinello”. 

Infine, riguardo ai pagamenti per la cooperativa coinvolta nei servizi di Spazio Giochi, si prevede un leggero ritardo a causa di un cambio di appalto, ma anche qui la strada intrapresa è quella giusta.

“Abbiamo chiesto – conclude Santonocito – e i soldi arriveranno come per tutti gli altri, anche se con qualche giorno di ritardo, in virtù di una formalità da espletare dato il cambio di appalto, anche se la cooperativa aggiudicataria è sempre la stessa. Spazio Giochi, inoltre, recupererà quella mensilità che ancora non era arrivata, relativa ad agosto. nel caso la vertenza dovesse protrarsi ancora, i lavoratori continueranno le loro forme di protesta entro i limiti della legge perché vengono da un situazione esasperata, ma i presupposti adesso non ci sono”.