La violenza sulle donne e il femminicidio: un brutto fenomeno in aumento

La violenza sulle donne e il femminicidio: un brutto fenomeno in aumento

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

La violenza contro le donne, oltre ad essere un atto privo di qualsiasi dignità, è un problema sociale molto presente e ancora attuale, nonostante l’evoluzione della nostra società. Per femminicidio si intende una qualsiasi forma di violenza sia fisica che psichica esercitata generalmente dal soggetto maschile verso il genere femminile.

Questo fenomeno è purtroppo in continua crescita, le statistiche parlano chiaro: ogni due giorni in Italia una donna viene uccisa dal compagno, per non parlare di tutti gli altri tipi di violenza non casalinga. Negli ultimi decenni più di sette milioni di donne hanno subito violenza di qualche tipo. I tipi di violenza sono numerosi: sessuale, fisica, psicologica, stalking (o comportamento persecutorio). Quotidianamente i telegiornali raccontano di eventi spiacevoli che hanno come vittime proprio le donne. La principale causa di femminicidio è rappresentata dalle tensioni nella coppia, che spegne il desiderio dell’amore e fa emergere tutte le pretese e il possesso esercitato dall’uomo nei confronti della donna. La “violenza domestica” è uno dei casi più frequenti di violenza che avviene in ambito familiare, è la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 44 anni (questo tipo di violenza consiste nel dominio e controllo di un partner sull’altro).

Un passo importante contro questo fenomeno che riguarda tutti noi è rappresentato dal parlare soprattutto ai giovani di questa violenza per capire come aiutare chi è già vittima di violenza di qualsiasi genere e diminuire gli eventi di femminicidio.

Dal 2006 sembra che questo fenomeno abbia sensibilizzato un notevole numero di persone, che si sono unite per creare associazioni, centri antiviolenza con personale specializzato, che dà ascolto e conforto a chi è vittima di violenza sia fisica che psicologica.

Queste associazioni hanno marciato diverse volte per le vie di molte città non sono italiane, ma anche del mondo, per chiedere giustizie per tutte le vittime di femminicidio e l’approvazione di leggi che consentono di infliggere pene più severe ai tanti compagni, mariti e padri che violentano le donne e purtroppo in alcuni casi si spingono fino a privare della propria vita la donna. Nel 2008 è nata una federazione nazionale che riunisce 80 Centri antiviolenza in tutta Italia dal nome “D.i.Re”: Donne in Rete contro la violenza alle donne.                                                                                         

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, celebrata il 25 novembre. In Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e “Case delle donne” hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche Istituzioni e vari enti come “Amnesty International” celebrano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali.

Nel 2007 oltre 100.000 donne hanno manifestato a Roma contro la violenza sulle donne, senza alcun patrocinio politico. È stata la prima manifestazione su questo argomento che ha ricevuto una forte attenzione mediatica.

Dario Campagna

Classe IV Sez. A S.I.A. – “I.I.S. G. De Felice Giuffrida-Olivetti”, Catania