Stazione spaziale cinese in caduta verso la Terra: anche la Sicilia a “rischio”

Stazione spaziale cinese in caduta verso la Terra: anche la Sicilia a “rischio”

PALERMO – È prevista per domani, domenica 1 aprile, la possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale cinese Tiangong 1, in caduta libera verso la Terra, possano colpire l’Italia e, in particolare, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Un evento per cui anche la Protezione Civile si è messa in allerta. Secondo quanto si apprende dalla riunione di venerdì pomeriggio, alcuni frammenti potrebbero colpire la penisola intorno alle 11,26, con una finestra di incertezza di circa 12 ore. La percentuale, però, è molto bassa: si parla, infatti, delle 0,2% di possibilità.

Questa mattina, inoltre, intorno alle 5,50, la stazione spaziale in questione ha fatto il suo ultimo passaggio visibile dall’Italia. Proprio in Sicilia sarebbe stato possibile assistere a questo evento addirittura a occhio nudo, specie in provincia di Palermo.

La Tiangong 1, un grande cilindro lungo 10 metri e mezzo, con un diametro di circa 3 metri e con due pannelli solari di 7 metri installati, ha cominciato a ruotare in modo irregolare e questo ne avrebbe causato la caduta verso il nostro pianeta.

L’attività di rientro, in queste ore, è controllata costantemente attraverso i radiotelescopi della “Croce del Nord” di Bologna, del Sardinia Radio Telescope di San Basilio in Sardegna e dei radar del Poligono del Salto di Quirra a Cagliari.