PALERMO – Non è bastato essere la terza regione d’Italia in quanto a popolazione scolastica, con 742 mila studenti, la Sicilia ha comunque ricevuto meno posti di quelli ottenuti da regioni meno numerose.
Il concorso per soli abilitati, che dovrebbe aprire le porte all’assunzione, rischia di diventare più complicato del dovuto e solo pochi supplenti potranno accedere alla stabilizzazione che attendono da anni. Su un totale di 3.530 cattedre che il ministero dell’Istruzione renderà disponibili, soltanto 117 arriveranno in Sicilia per le assunzioni in pianta stabile.
Dunque, si spengono le speranze per molti insegnanti di tornare in Sicilia. Lo scorso dicembre il Miur aveva firmato un accordo con il quale il Ministero si impegnava a favorire i rientri. Di conseguenza, non sarebbe altro che una contraddizione.
Inoltre, Graziamaria Pistorino, segretaria regionale della Flc Cgil Sicilia, ha dichiarato che non è stata prevista nessuna stabilizzazione aggiuntiva sui posti di sostegno. In questo modo si prolunga ancora la precarietà dei circa 5 mila insegnanti che ogni anno nell’isola ricevono l’assegnazione provvisoria e la supplenza annuale.
