CATANIA – I lavoratori della Cipi hanno protestato lo scorso 22 marzo davanti i cancelli dello stabilimento, nella zona industriale di Catania, contro la paventata chiusura.
Nel contempo, i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e Ugl, insieme ai segretari di categoria, hanno organizzato una conferenza stampa per spiegare le ragioni della protesta e le iniziative che intendono attivare contro la procedura di licenziamento collettivo che l’azienda potrebbe avviare dopo il rifiuto di continuare la produzione nel sito catanese.
Anche ieri i lavoratori della Cipi, azienda leader per la produzione di gadget, sono stati protagonisti di uno sciopero, con presidî davanti alla sede aziendale e in piazza Duomo, proprio per scongiurare la chiusura dello stabilimento, che però sembra essere stata confermata.
Lunedì sarà il capo della segreteria del Ministero del Lavoro a comunicare al sindaco Enzo Bianco la data di incontro con i lavoratori Cipi e i loro rappresentanti sindacali.
Il “tavolo”, che sarà dedicato alla vertenza che rischia di evolversi in una cinquantina di licenziamenti, si dovrebbe tenere entro la prossima settimana.
Cgil, CISL,Ugl e le relative sigle di categoria, hanno ricevuto rassicurazioni ufficiali in questo senso proprio dal primo cittadino. Ma per i sindacati siamo di fronte solo ad una chiave di lettura inaccettabile che non giustifica la scelta di allontanamento da Catania.
