“Terremoto” al Comune di Catania: I NOMI dei 6 accusati di corruzione e turbativa d’asta

“Terremoto” al Comune di Catania: I NOMI dei 6 accusati di corruzione e turbativa d’asta

CATANIA – Sono 7 le misure cautelari emesse dal G.I.P. di Catania nei confronti di imprenditori e funzionari, anche con ruoli apicali, dentro alla Pubblica Amministrazione, impiegati nel Comune di Catania –  precisamente nel Settore Ecologia e Ambiente e Ragioneria Generale Provveditorato ed Economato. Ecco perché la DIA di Catania, a agito tra Catania, Roma e Milano.

Nel mirino ci sarebbe l’affidamento di un appalto dell’importo di 350 milioni di euro suddivisi in tre anni. In particolare, il provvedimento ha disposto le seguenti misure:

Custodia in carcere nei confronti di:

 

  1. Antonio Deodati, 56, imprenditore romano, comproprietario della I.P.I. s.r.l., affidataria in RTI con OIKOS dal 19 febbraio del 2011 al 15 febbraio 2017 del servizio di igiene pubblica del Comune di Catania; già socio fino al 2 marzo 2017 della ECO.CAR. s.r.l. affidataria in R.T.I. con SENESI S.p.A. del servizio di raccolta, spazzamento, trasporto e smaltimento dei rifiuti del Comune di Catania, a far data dal 16 maggio 2017. Vicepresidente del Consorzio Seneco, cui vengono contestati i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio;
  2. Orazio Stefano Fazio, 64 anni, responsabile dei procedimenti incardinati nella P.O. “Servizi Esternalizzati” della Direzione Ecologia ed Ambiente del Comune di Catania; Direttore Esecuzione del Contratto per i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e altri servizi di igiene pubblica del Comune di Catania, cui vengono contestati i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Arresti domiciliari per:

  1.  Antonio Natoli, 46 anni, già dipendente della I.P.I. s.r.l., società affidataria dal 19 febbraio 2011 al 15 maggio 2017 in R.T.I. con OIKOS S.p.A. del servizio di igiene pubblica del Comune di Catania; dal 16 maggio 2017 dipendente del Consorzio Seneco, costituito tra le società Senesi S.p.A. ed Eco.car s.r.l., attuali affidatarie in R.T.I. del servizio di raccolta, spazzamento, trasporto e smaltimento dei rifiuti del Comune di Catania, cui vengono contestati i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Interdizione, per 12 mesi, dall’esercizio di uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, nello specifico, l’ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ma anche ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica o dell’imprenditore per:

  1.  Francesco Deodati, 51 anni, amministratore unico della ECO.CAR. s.r.l., cugino di DEODATI Antonio, cui viene contestato il reato di turbata libertà degli incanti;
  2.  Massimo Rosso, 54 anni, Direttore della Direzione “Ragioneria Generale – Provveditorato ed Economato” del Comune di Catania dal 20.7.2016; Presidente del Consiglio di Amministrazione della S.R.R. (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti) di Catania area metropolitana, cui viene contestato il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Sospensione, per un anno, dal pubblico ufficio, rispettivamente esercitato e con totale interdizione di tutte le attività ad esso inerenti, a:

  1.  Massimo Rosso, sopra citato;
  2.  Leonardo Musumeci, 34 anni, Direttore della Direzione Ecologia ed Ambiente del Comune di Catania; Responsabile Unico del Procedimento (RUP) per l’affidamento del Servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, e altri servizi di igiene pubblica all’interno dell’ARO Città di Catania, cui viene contestato il reato di turbata libertà degli incanti.