“Perché non provare” e “Stipendi per lavoratori in nero”: entusiasmo e scetticismo dopo le elezioni

“Perché non provare” e “Stipendi per lavoratori in nero”: entusiasmo e scetticismo dopo le elezioni

CATANIA – È finalmente giunta una delle mattine più attese del 2018: quella dopo le elezioni nazionali.

Come da prassi in queste occasioni, la gente si riunisce fuori dai bar, dalle scuole e per le strade o si sfoga sui social, dicendo la propria sui risultati di queste attesissime elezioni.

A Catania l’atteggiamento generale è di esaltazione e di fiducia per i sostenitori dei 5 stelle, ma non si può trascurare una larga percentuale della popolazione che si mostra poco sorpresa, indifferente o manifesta addirittura un forte scetticismo in relazione all’esito di queste votazioni.

“Comunque sia andata, per noi cittadini non cambia nulla”, commenta Rita, casalinga. Un’opinione che sembra essere condivisa anche dalle fasce più giovani della popolazione: “Siamo in mano di nessuno”, è stato il commento amaro del giovane Antonio, che però non si mostra sorpreso dei risultati, così come il suo amico Fabrizio, che ha commentato brevemente: “È andata come ci aspettavamo”.

Nonostante diversi commenti rivelino poca fiducia nei confronti del partito pentastellato, che si è classificato come primo movimento nazionale e che vede i suoi maggiori sostenitori proprio in Sicilia e al Sud, non sono pochi quelli che ripongono le proprie speranze nel nuovo primo partito del paese: “In 50 anni ho visto passare tutte le forze politiche. Ora sono arrivati questi ragazzi: perché non provare?”, è l’idea espressa da Salvatore, che di elezioni ne ha viste passare tante e che fino ad ora non è mai rimasto soddisfatto delle scelte prese in Italia.

Accanto ad entusiasti, scettici e indifferenti, però, ci sono anche persone che esprimono a gran voce seri dubbi sulla possibilità di vedere la nostra nazione cambiare prossimamente: a preoccupare molti siciliani sono le poche soluzioni contro il lavoro nero e i “furbetti” che intascano uno stipendio e i contributi per i disoccupati, insieme ai ben noti problemi della corruzione, dell’evasione e della criminalità.

Queste sono le prime opinioni, ma è probabile che a decidere se le cose rimarranno così o si evolveranno in qualche modo saranno i cambiamenti politici che effettivamente caratterizzeranno il nostro paese nei prossimi mesi e anni.