“Parcheggio selvaggio a Catania” e invece succede a Milano: le fake news o “bufale” si espandono sul web

“Parcheggio selvaggio a Catania” e invece succede a Milano: le fake news o “bufale” si espandono sul web

PALERMO – Il fenomeno della disinformazione è sempre molto diffuso in rete e ad abboccare non sono certo in pochi, anzi; la problematica riguarda infatti la maggioranza della popolazione, senza alcun limite di età.

Oggi più che mai si parla di fake news, le così dette “bufale” che, ultimamente, impazzano soprattutto sui social network di Facebook, WhatsApp e non per ultimi anche Twitter e Instagram. Ma di cosa si tratta in modo più approfondito? Non sono altro che notizie inventate ad arte, aventi tutte, o perlomeno la maggior parte, un unico e solo scopo e cioè il guadagno; per il resto, le “notizie false” vengono spesso create per ragioni elettorali.

Si parla di disinformazione, infatti, proprio e soprattutto in tempo di campagne politiche durante le quali i politici, usufruiscono spesso e volentieri proprio di questi mezzi per mettere in difficoltà i propri “avversari” e quindi accaparrarsi voti che certamente aiutano eccome. Il fenomeno della misinformation appare pertanto più che diffuso in rete perché rappresenti fonte di guadagno più che sicura oltre a un ottimo strumento finalizzato alle più ampie ragioni.

Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per l’appunto il termine “misinformation” sta ad indicare tutte quelle notizie che non sono verificate o verificabili. La conseguenza delle fake news è sempre e solo una, ovviamente la disinformazione che altro non porta a un’ignoranza collettiva che rischia a volte di sfociare in vere e proprie discussioni fra gli utenti online, con tanto di accanimenti incontrollati e spesso addirittura esagerati.

Come mai sono virali? Semplicemente si è avuta una spaccatura del sistema informativo, ormai totalmente diverso da come lo si conosceva un tempo. Le testate giornalistiche non fanno altro che inseguire i social, pertanto l’informazione viene mediata tramite i processi di massa; per cui, si va a causare un testa-coda ripetitivo che altro non fa che alimentare il fenomeno stesso.

Esempio ultimo di bufala che ha causato non poco trambusto online e soprattutto sul social network Facebook è la foto di una Fiat Enjoy che poggia per il lato destro, su un’altra auto; subito si è scatenata quindi una polemica che non si è fermata certo in un giorno, anzi, che è andata avanti per svariato tempo grazie alla condivisione portata avanti da gran parte degli utenti con tanto di commenti del tipo: “Parcheggi selvaggi a Catania e dove trovarli”. Dove sta la bufala? La notizia è falsa in quanto le diverse pagine, alcune abbastanza note, e testate giornalistiche, hanno fatto riferimento al fatto come se fosse successo a Catania e non a Milano, e precisamente in via Popoli Uniti, luogo effettivo dell’accaduto. 

Tale fake news, oltre a generare parecchio scompiglio in rete, ha assicurato alla città catanese una fama sicuramente affatto invidiabile, sia fra i siciliani stessi che fra il resto degli utenti online, giustamente proveniente da parti differenti dello stivale e persino oltre. Un’ignoranza, quella sviluppatasi nei commenti, piuttosto generale che altro non ha fatto se non causare discussioni a dir poco inutili fra chi “infamava” i cittadini catanesi e chi invece li “difendeva”, affermando che gli stessi non fossero tutti uguali e che pertanto, non sarebbe stato giusto fare, come un noto proverbio tra l’altro dice, “di tutta l’erba un fascio”.

Peccato però che il fatto è successo a Milano e perciò ogni argomentazione intrapresa aveva perso ogni probabile fondamento. Proprio per tali episodi è necessario che tutti si adoperino affinché continui ad esserci, anche e soprattutto in rete, quell’informazione sana e giusta di un tempo, lontana da ogni scopo fittizio e malevolo che altro non provoca se non diverbi e discussioni ancora una volta alimentate da un’ignoranza generale della realtà degli stessi fatti.