Sanremo, le sensazioni ed emozioni della prima serata. Spazio alle sorprese della seconda

Sanremo, le sensazioni ed emozioni della prima serata. Spazio alle sorprese della seconda

SANREMO – Appaiono soddisfatti in conferenza stampa i vertici di questa 68esima edizione del Festival di Sanremo. Al Roof dell’Ariston si parla principalmente di dati di ascolto tra l’aria più che compiaciuta del direttore artistico Claudio Baglioni e dei conduttori Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker.

Questa edizione del festival, infatti, segna un nuovo record superando ancora il muro del 50% e facendo registrare lo share migliore dal 2005. In pratica, sono stati 11milioni 603mila (share del 52.1%) i telespettatori che hanno seguito su Rai1 la prima serata del Festival della Canzone Italiana.

Ma, inevitabilmente, su tanto splendore non potevano che calare le prime nubi. Buona parte delle domande dei giornalisti, infatti, si sono concentrate sulla querelle nata in merito al brano “Non mi avete fatto niente”, che sarebbe uguale, in alcune parti, a quello presentato a Sanremo Giovani nel 2016. A unire le due opere l’autore Andrea Febo che l’ha scritta con i due artisti che l’hanno eseguita sul palco e cioè Ermal Meta e Fabrizio Moro. Rischio eliminazione scongiurato? “Tutto nel rispetto della legge”, dicono gli organizzatori, ma l’analisi sembra ancora non conclusa e, a quanto pare, non è ancora detta l’ultima parola in una diatriba che non vuole certo rappresentare un “prurito” della stampa ma piuttosto una questione di trasparenza che un servizio pubblico come la Rai, organizzatrice dell’evento sanremese, dovrebbe garantire.

Baglioni, sollecitato dalle diverse domande, non ha voluto (e probabilmente potuto) sbilanciarsi. Ha certamente assicurato che verrà fatta ogni analisi per arrivare alla più serena ed equa soluzione. Dai vertici Rai, tuttavia, è stato evidente lo sforzo di prendere le mosse da una presunzione di innocenza da parte degli artisti. “Non si può parlare di plagio – dicono all’unisono – perché l’autore aveva dichiarato la rielaborazione di un suo brano nei termini previsti dalla legge e dal regolamento della manifestazione canora. Un regolamento che prevede la possibilità di campionare o utilizzare stralci purché entro un limite del 30 per cento. Ma sul consuntivo di questa prima serata, che comunque si chiude certamente con grande positività, Baglioni ha aggiunto che ‘questa edizione del festival – è un ribadire il concetto più volte espresso, il suo – mette al centro la musica. In passato ho assistito a vari contorni di festival – ha specificato Baglioni – da famiglie con 14 figli portate alla ribalta ad astronauti del momento o altro ancora, ma che non credo abbiamo costituito un peso specifico in più da aggiungere al festival che, come ho sempre sostenuto, ha la musica al centro di tutto”.

Il direttore artistico ha poi aggiunto che apprezza il lavoro dei suoi predecessori e anzi, tra il serio ed il faceto, dice di essere stato a lezioni da Baudo e Fazio anche se, ha aggiunto sorridendo, ha “ricevuto consigli sbagliati”. Soddisfatti, ovviamente, anche Favino e la Hunziker che hanno confessato di avere avuto l’ansia del primo momento. Favino ha riconosciuto che, quasi da subito si è sciolto ed ha auspicato maggiore disinvoltura per le prossime serate. La Hunziker, dal canto suo, non ha mancato di ringraziare Pier Silvio Berlusconi (“suoi i primi fiori giunti in camerino” ha rivelato Michelle) e tutta Mediaset per averle dato l’opportunità di essere a Sanremo sotto la regia della Rai. Ma oggi, a disposizione della stampa nella sala “Lucio Dalla”, ci sono stati anche altri artisti. Da Luca Barbarossa a Ultimo, da Roby Facchinetti e Riccardo Fogli a Max Gazzè, da Elio e le Storie Tese a Mario Biondi. Ecco, in breve, i loro passaggi essenziali.

Una lezione di civiltà quella di Luca Barbarossa che ha esordito dicendo “Roma è importante e va rispettata, come Venezia o la Valle dei Templi… Il dialetto romano è un dialetto inclusivo”. Poi, parlando del suo brano presentato a Sanremo, “Passame er sale” ha detto: “La canzone proposta è quasi italiana dove c’è la pigrizia espressiva della semplicità. Quella che esce fuori con gli amici quando si scherza e si cazzeggia. Il senso del disco è proprio quello di dare voce all’intimità”. Il disco sarà disponibile tra due giorni, mentre il 16 da Bari partirà il suo tour.

Ultimo, con “Il ballo delle incertezze”, ha avuto assegnato il premio Lunezia per il valore del brano. “È un brano autobiografico – ha detto Ultimo -, io sono insicuro anche se poi la musica e ciò che canto mi danno certezze. Nella vita non mi metto mai in gioco a parte che nella musica”. Il 9 febbraio esce l’album Peter Pan…. scritto ad ottobre in appena 4 mesi e con 16 brani. È un album introspettivo basato sulla fantasia, sulle cose che le persone vorrebbero avere e non hanno. Lui si definisce un “cantautorep” perché partendo dalla musica del conservatorio ha finito per associare l’Hip hop cercando quindi di portare una miscellanea che non è certo un ibrido. Il suo live tour partirà a maggio da Bologna.

Max Gazzè, con il brano “Io Ti aspetterò”, ha parlato del suo nuovo album che uscirà domani, Alchemaya. Non ha esitato a sottolineare di essere “Siciliano anche se non ho mai vissuto in Sicilia. È come se fosse intrisa nella terra una melodia naturale. La sicilianità di certe melodie la individuo immediatamente nella creazione delle mie composizioni”.

Intrisa, ovviamente di ironia, la partecipazione in sala stampa di Elio e le Storie Tese. “Siamo scaduti come la mozzarella – ha comunicato Elio – andare con dei testi ormai fuori moda non lo riteniamo più idoneo. Dal 30 giugno in poi non ci saremo più come band. Alla fine del tour. Attualmente siamo il primo caso al mondo di band sciolta ma che si esibisce insieme. Non ci sarà più, comunque, la possibilità di vederci insieme nei prossimi anni”. Si sono sciolti a dicembre scorso ma solo per Baglioni si sono riuniti sul palco dell’Ariston. “Ci ha fatto trovare 6 teste di cavallo – hanno detto ironicamente – una in ogni letto. Non potevamo dire di no. Ma, adesso, l’unica chiamata che ci può fare rimettere insieme per un minimo di tempo è quella di un magnate russo che caccia fuori tanti soldi. Come nel caso di Al Bano e Romina”.

Infine, Mario Biondi che ha parlato innanzitutto del suo testo, Rivederti, “una canzone della quale mi sono innamorato – ha detto – che ho scritto con grande passione e che ha segnato il mio indirizzo verso Sanremo. E sono contento perché sono in un festival veramente bello. Vorrei avere per il mio prossimo disco i nostri grandi autori della musica italiana, da Vasco a Baglioni, De Gregori, Zero…. ma tanti altri”. Poi ha ammesso: “Ho ritenuto che presentare questo brano qui fosse un azzardo perché anacronistico. Ma a me piacciono le sfide ed il sentimento non è mai anacronistico e non sbaglia mai”. Ma, adesso, proiettiamoci alla seconda serata.

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Cosa vedremo stasera sul palco dell’Ariston è subito svelato. Dieci saranno i big che saliranno sul palco ed in questo ordine: Le Vibrazioni, Nina Zilli, Diodato, Elio e le Storie Tese, Ornella Vanoni, Red Canzian, Ron, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Annalisa, Decibel. Si esibiranno anche quattro delle otto nuove proposte: Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri, Mirkoeilcane, Alice Caioli.

Ma della serata, fra gli altri, faranno parte anche il mago Forest, cioè Michele Foresta, Pippo Baudo a 50 anni dal suo primo festival del 58, Roberto Vecchioni e Sting che farà anche un omaggio in italiano, “Muoio per Te”. E ancora, Il Volo con “Nessun dorma” e con un omaggio a Sergio Endrigo con “Canzone per te”. Inoltre, con Baglioni canteranno insieme “La vita adesso”. Poi, anche Biagio Antonacci si esibirà insieme al direttore artistico del festival nel brano “Mille giorni di te e di me”.