Acireale e Aci Castello, proclamato stato di calamità

Acireale e Aci Castello, proclamato stato di calamità

ACI CASTELLO – È terminata da pochi minuti al Comune di Aci Castello la visita del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Proprio Crocetta, nella giornata di ieri, aveva accolto l’invito del sindaco Filippo Drago a visitare il territorio comunale fortemente colpito in questi giorni da eccezionali eventi meteorici.

Un incontro, alla presenza del segretario generale della Regione Patrizia Monterosso, del dirigente generale della Protezione civile regionale Calogero Foti e del dirigente provinciale Giovanni Spampinato, del segretario generale dell’ente comunale Mario Trombetta, del capo di gabinetto del sindaco Albino Lucifora, dei dirigenti comunali della Protezione civile e delle manutenzioni, Adele Trainiti e Emilia Del Popolo Cristaldi, degli assessori e di alcuni consiglieri comunali, necessario soprattutto per far la conta dei danni subiti e programmare le azioni da intraprendere per la richiesta dello stato di calamità naturale.

Nell’accogliere il presidente, il sindaco ha illustrato quanto accaduto in questi giorni ad Aci Castello a causa del maltempo che ha messo in ginocchio la viabilità, ma soprattutto numerose abitazioni private.

Drago ha anche colto l’occasione per ricordare come Aci Castello sia un comune che necessita di urgenti e non procrastinabili opere per la mitigazione del rischio idrogeologico, rinnovando oltretutto la netta contrarietà dell’amministrazione comunale rispetto a nuove edificazioni su tutta la collina di Vampolieri (sia in territorio castellese che in quello catenoto), finchè non saranno realizzati tutti gli opportuni interventi.

Il presidente, nel suo breve intervento, esprimendo solidarietà e vicinanza alla comunità castellese, ha ribadito come nel corso della Giunta regionale straordinaria, che si è tenuta stasera ad Acireale, è stato proclamato lo stato di calamità come richiesto dai due comuni.

Il Governo regionale ha infatti formalmente avviato le procedure per determinare lo stato di calamità nelle zone colpite dalle avversità meteorologiche di mercoledì 5 novembre.

Il governo Crocetta ha dunque risposto concretamente alla richiesta di aiuto del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, il Comune siciliano che ha subito i maggiori danni in seguito alla tromba d’aria che ha investito la città.