E-commerce, Italia al settimo posto nella classifica UE

E-commerce, Italia al settimo posto nella classifica UE

Gli italiani si collegano ad Internet, ma lo usano poco per fare acquisti. Almeno questi sono i dati Eurostat, che vedono il Bel Paese al settimo posto nella classifica UE dello shopping online, seguono Croazia, Cipro, Romania e Bulgaria.

Così, se in Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Germania, Lussemburgo e Olanda l’80% della popolazione compra sui principali store virtuali (eBay, Amazon, Zalando e Booking) tutt’altra storia sembra essere il caso della Penisola italiana.

Ci si connette di meno e principalmente ai social network; lo scorso anno solo il 32% degli italiani ha comprato in Rete capi di abbigliamento, una compilation oppure ha organizzato un viaggio all’estero.

Tra le cause del divario con gli altri Paesi dell’Unione Europea:

  • l’età della popolazione, troppo elevata per avvicinarsi alle nuove forme di acquisto;
  • il fatto che un quarto degli italiani non ha ancora accesso ad Internet.

Sempre secondo i dati Eurostat, infatti, mentre in Stati come Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Regno Unito la maggior parte dei cittadini (circa il 97%) ha la possibilità di essere sempre connessa grazie alle reti pubbliche, in Italia il dato (che si aggira intorno al 73%) è più basso per mancanza d’infrastrutture.

Qualcosa però sta cambiando: l’istituto di statistica europeo ha rilevato tra il 2012 e il 2017 un aumento del 15% di e-shopping tra Repubblica Ceca, Lituania, Spagna e Italia, gli unici Paesi in cui ancora lo shopping “tradizionale” resiste, inoltre l’avvento della fibra ottica nelle città italiane dovrebbe presto invertire il trend.